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Giornata del Ricordo, a Palermo commemorazione vittime delle Foibe – VIDEO

Questa mattina, in occasione della Giornata del Ricordo in memoria dell’eccidio delle Foibe si è tenuto un momento di commemorazione davanti la lapide che si trova all’interno della Villa dei Martiri delle Foibe di via Ludovico Bianchini nel quartiere San Filippo Neri (ex Zen). L’iniziativa è come ogni anno ad opera dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Erano presenti il Prefetto di Palermo Massimo Mariani, il Questore di Palermo Vito Calvino, il consigliere della VII Circoscrizione Ferdinando Cusimano e il vicepresidente della VII Circoscrizione.

Furono oltre 400 i siciliani morti in Istria, Fiume e Dalmazia nell’eccidio che portò alla morte militari e civili italiani autoctoni della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia durante e dopo la Seconda Guerra Mondiale. Un fatto che segnò pesantemente la storia del nostro Paese.

“Nei giorni scorsi su mia richiesta, Reset ha effettuato un intervento di cura del verde e di bonifica delle aiuole che circondano la lapide – dichiara Ferdinando Cusimano. Era importante che venisse fatto questo lavoro per ridare lustro a un luogo di commemorazione simbolo della storia italiana. Crediamo fortemente – conclude Cusimano – nell’importanza di prendersi cura degli spazi pubblici, perché un ambiente più curato significa una comunità più unita e vivibile”.

“A distanza di ottant’anni dalla fine della seconda guerra mondiale è doveroso e attuale ricordare le vittime delle foibe e la tragedia dell’esodo istriano-dalmata da quelle terre che furono italiane”, dichiara il vicesindaco di Palermo Giampiero Cannella. “Tra il 1943 e la fine del ‘45, migliaia di connazionali furono barbaramente uccisi e precipitati nelle foibe dalla furia dei partigiani comunisti jugoslavi di Tito. Gli Italiani del confine orientale e di Istria e Dalmazia furono le vittime di una pulizia etnica che non conobbe pietà per uomini, donne e bambini. Quasi diecimila morti e 350mila profughi, questo il bilancio di quegli anni. Oggi occorre ricordare per tramandare alle giovani generazioni la memoria della nostra storia nazionale e, al contempo, affidare a questa memoria il compito di ammonire tutti affinché non si ripropongano le tragedie del passato”.

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Redazione PL