Giornata della visibilità delle persone transessuali, Mangano (FI): “Serve un cambio di mentalità”

“La nostra è una società ancora omofoba, con una politica non attenta al problema e una trafila lenta per gli interventi”, ha affermato il responsabile dipartimento di Libertà Civile di Forza Italia

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Oggi, 31 marzo 2022 si celebra la ricorrenza annuale dedicata alla sensibilizzazione contro le discriminazioni verso le persone transessuali in tutto il mondo. “Siamo purtroppo ancora in una società omofobica – afferma a Palermo Live Sandro Mangano, responsabile dipartimento di Libertà Civile di Forza Italia -.  Si dice che la società si evolve, ma sono passaggi molto lenti. È un omofobia a volte latente, a volte neanche noi ce ne accorgiamo. Però, quando vediamo un semplice bacio tra gay, la nostra mente si irrigidisce. L’omosessualità sarà accettata come una reale condizione di normalità quando un genitore chiederà al proprio figlio, con naturalità, se il proprio fidanzato sia un maschio o una femmina.

Ci sono i moti transessuali soprattutto all’estero, dove ci sono anche le discese in piazza e le manifestazione – prosegue Mangano -.  Noi stiamo facendo qualcosa legato al mondo della guerra, mostrando vicinanza a livello umanitario alle persone transessuali in Ucraina, che arrivando al confine non venivano fatte uscire perché, nonostante già donne, avevano il nome maschile nei documenti. Venivano così portate indietro e obbligate a combattere. Li però c’è la guerra, ma il problema del documento c’è anche in Italia. La legge infatti è così lenta nel riconoscere il cambio del documento, che molti di loro quando vanno a votare si devono sentire dire ‘signorina, lei vada dall’altra parte’, quando in realtà il lato ‘corretto’ sarebbe quello degli uomini, per via del documento. Quindi per questo molti transessuali non vanno a votare.”

IL PROBLEMA DEGLI INTERVENTI PER LE PERSONE TRANSESSUALI

Abbiamo fatto anche proposte di legge per le persone transessuali, legate al mondo degli interventi – sottolinea Sandro Mangano -. Abbiamo una trafila così lenta e organizzata che molte persone sono obbligate ad andare all’estero per terminare il percorso di transizione. Sento dire ‘con tutti i problemi che abbiamo dobbiamo spendere sti soldi per fare cambiare sesso?’. Ma realmente già il nostro sistema sanitario rimborsa tra l’80 e il 90 per cento degli interventi fatti all’estero. Quindi la proposta di legge era, non toccando il bilancio, di migliorare la nostra sanità in tal senso, non costringendo le persone ad  andare all’estero per fare gli interventi.”

“IO SONO COME SONO”

“‘Io sono così come sono’ , è questo il messaggio che la transessualità deve inviare – continua il responsabile dipartimento di Libertà Civile di Forza Italia -.  È un problema di naturalità, di persone che nella loro drammatica natura sono nate in un corpo diverso. A noi non interessa la parata fine a se stessa, ci interessa il cambio della mentalità, della gente e della politica. Se non si parte da questo la parata non risolve il problema, ma lo può ulteriormente discriminare. Stiamo provando da 20 anni a fare passi in avanti in tal senso. Devo ringraziare il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, coordinatore regionale di Forza Italia, per la lungimiranza dimostrata nell’investire nel dipartimento. Anche perché è un argomento scomodo, di cui non è semplice parlare. Lui però ha avuto il coraggio di stare vicino per difendere le libertà civili”.