Preside picchiato da un professore, calci e pugni davanti agli studenti delle medie

L’aggressione al preside è avvenuta nel corridoio della scuola, davanti a studenti e insegnanti che hanno assistito alla scena

preside

Un professore della scuola media «Leopardi» di Mira, nel Veneziano, ha aggredito il preside 35enne Paolo Parolini, uno dei dirigenti scolastici più giovani in Italia. Secondo le testimonianze, quest’ultimo, dopo essere entrato in servizio, si è avvicinato al docente che ha subito cominciato a urlargli contro. Poi sono arrivati i diversi colpi sferrati sul volto di Parolini. Il tutto nel bel mezzo del corridoio della scuola, davanti a studenti, insegnanti e personale, che hanno così assistito alla scena.

I carabinieri del comando di Mira, dalla caserma a 20 metri dall’istituto, sono arrivati nel momento in cui lo scontro era ancora in corso, mentre il docente prendeva a calci e pugni il dirigente. Le forze dell’ordine hanno provveduto a separare i due e a immobilizzare il professore, scortato poi in caserma per l’identificazione.

Il preside: «Un diverbio nato per motivi professionali»

Il dirigente, accompagnato in ospedale, ha spiegato che il diverbio è nato per motivi professionali. «Ciò che più mi dispiace ─ ha detto ─ è che così tanti ragazzi presenziassero alla scena». Poi ha aggiunto: «Le ferite interiori di chi assiste a un’aggressione  sono ben più gravi di quelle fisiche che ho subìto, e delle quali non conservo già più alcuna traccia». Secondo quanto raccontato dal dirigente, subito dopo l’accaduto sarebbe anche passato per le classi «al fine di rassicurare gli studenti» sulle sue condizioni.

Pesanti conseguenze per il professore

Il preside ha evitato di rivelare alla stampa il nome del professore, ma ha comunque scelto di denunciare il suo aggressore. Questi, oltre alla questione penale, potrebbe subire anche ricadute molto pesanti a livello professionale. Il prof  del «Leopardi» di Mira, al momento sospeso, rischia infatti il licenziamento da parte dell’Ufficio scolastico regionale.

Intanto studenti, famiglie, docenti e personale scolastico hanno espresso massima solidarietà per il loro giovane dirigente. «Ringrazio tutti quelli che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza», ha detto Parolini.  «È per loro che fin dal giorno successivo allo scontro ho voluto tornare in servizio. Ad oggi desidero soltanto continuare a lavorare serenamente per il mio istituto, che francamente meriterebbe ben altra notorietà».

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