Francesco Zito è l’ennesima vittima della strada a Palermo. Erano circa le 6 questa mattina, mercoledì 19 marzo, quando il ragazzo di 22 anni ha perso il controllo della sua auto, una Fiat Punto, finendo contro la pensilina della fermata dell’autobus in viale Regione Siciliana. Uno schianto violento che non ha lasciato scampo a Francesco deceduto per le gravi ferite riportate poco dopo il suo arrivo all’ospedale Villa Sofia.
Francesco stava andando a lavorare. Da circa un anno era stato assunto da Mondo Convenienza, dopo aver fatto un corso di formazione a Roma. Chi lo conosceva descrive il giovane come “una perla di persona”, umile e sempre gentile. Francesco aveva una grande passione, la pesca. Sin da piccolo ha preso in mano lenza e canna da pesca e non li ha mai abbandonati, come testimoniano le tante foto sui suoi profili social. “Mi aspettavo di tutto per te ma non mi sarei mai aspettato questo…rimarrai per sempre nel mio cuore cicciotto
Il ventiduenne aveva un’altra passione, quella del calcio. Partecipava sempre a tornei della Lega Sicilia Calcio Amatoriale che ha voluto ricordare Francesco con un post sulla propria pagina Facebook: “Le più sentite condoglianze alla famiglia di Francesco Zito. La sua perdita improvvisa lascia un vuoto incolmabile, un ragazzo solare, educatissimo e rispettoso con tutti. amava il calcio, ha fatto parte nei nostri tornei Lega Sicilia Calcio Amatoriale ha fatto l’ultimo gol in semifinale di Champions M.city – Cremonese. Tutto lo staff e tutti i partecipanti del Torneo si stringono alla famiglia”.
Tanti gli amici ed i parenti che hanno voluto ricordare con un messaggio sui social Francesco: “Non posso crederci, ma cosa mi combini?…È grande Il vuoto che lasci – scrive Maria -, ma conserverò gelosamente ogni ricordo insieme, grazie per aver fatto parte della mia vita, per tutte le risate, per il ragazzo meraviglioso che eri, semplice, sempre sorridente, allegro, per la nostra meravigliosa amicizia, liberi di essere noi stessi sempre in tutto e per tutto! Ogni volta che ci vedevamo o sentivamo era festa “uee pentoliiì” cosi mi chiamavi..il soprannome più stupido e insensato che possa esistere, ma che ora avrà un valore immenso…non ci sono parole che possano cancellare un dolore così grande. Non ti dimenticherò mai fiorellì, era cosi che ti chiamavo io, resterai per sempre una parte di me. Ti ho voluto e ti vorrò per sempre un bene dell’anima, riposa in pace fiorellì
“A volte la vita fa veramente schifo. Non ci avrei mai creduto. Voglio ricordarti così sempre. Ti voglio un mondo di bene!
“Che vita di m***a – commenta amaramente Leonardo – eri un ragazzo d’oro. Riposa in pace amico mio, ti voglio bene. Ancora non ci credo. Resterai sempre nei nostri cuori”. E infine Matteo, un collega, che ha ricordato il momento in cui ha conosciuto Francesco, a Roma durante il corso di formazione che poi lo ha portato a lavorare all’interno del negozio di arredi dove questa mattina, come ogni giorno, si stava recando ma dove purtroppo non è mai arrivato. “Ricordo benissimo la prima volta che ci siamo conosciuti a Roma – scrive -, io sono salito a maggio con gli altri colleghi e ti abbiamo trovato lì, mi sei subito sembrato un bravo ragazzo a pelle ma ho imparato a conoscerti una volta scesi a Palermo. Dire che eri una perla di persona è poco, disponibile, educato, gentile. La mattina quando ci vedevamo avevi sempre il sorriso stampato sul viso e quando avevamo un po’ di tempo mi facevi vedere i video delle serate che ti andavi a fare. Questa mattina arrivando a lavoro ho chiesto di te a Roberto e mi ha detto che ancora non eri arrivato, ancora non si sapeva niente.. ma dopo qualche minuto la terribile notizia che sia a me che a tutto lo staff a lasciato senza parole.. ti porterò sempre nel mio cuore Ciccio