Prevista per oggi l’autopsia sul corpo di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano trovata senza vita nel fiume Lambro. La notizia da giorni occupa le cronache nazionali per via della polemica scaturita dalla recensione, poi rivelatasi falsa, pubblicata sulla pizzeria della donna che aveva risposto riscuotendo consensi che si sono poi tramutati in riprovazione quando sono emersi i primi dubbi sulla veridicità dello scritto.
Le indagini devono chiarire diversi punti ancora oscuri e relativi soprattutto agli ultimi istanti di vita della donna. La procura di Lodi ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio e verrà chiesta anche la collaborazione di Google per risalire alla recensione incriminata. L’autopsia prevista in giornata dovrebbe accertare il suicidio, su cui gli inquirenti non hanno praticamente dubbi.
Giovanna Pedretti era stata ascoltata sabato dai carabinieri in merito a quella recensione. La donna, a quanto pare, aveva confermato l’esistenza del cliente autore dei commenti contro gay e disabili ma aveva anche detto di non essere in grado di fornire una descrizione precisa e di non conoscerlo. La ristoratrice si era presentata in caserma insieme al marito e, come riporta il Corriere della Sera, era apparsa turbata e nervosa.
Uscita dalla caserma, Giovanna Pedretti avrebbe successivamente discusso col marito e, dopo una notte insonne, sarebbe uscita di casa all’alba, in pigiama. Gli investigatori devono fare luce su queste ultime ore di vita della donna. Qualche elemento utile potrebbe arrivare dall’analisi del cellulare personale, finito in acqua con lei e non ancora riacceso. Il cellulare utilizzato per il lavoro, rimasto in macchina, non avrebbe invece restituito particolari significativi.