“Giulio è”, al teatro Massimo l’evento per finanziare un centro di prima accoglienza contro le droghe

L’evento si terrà il 5 marzo alle 20.30 e prende le mosse dalla storia di Giulio Zavatteri, 19enne morto il 15 settembre dello scorso anno a Palermo per overdose

giulio

Un evento per ricordare Giulio Zavatteri, morto il 15 settembre dello scorso anno a Palermo per overdose, ma non solo. C’è molto di più dietro a “Giulio è”, evento che si terrà il 5 marzo al teatro Massimo con l’obiettivo di raccogliere i fondi per il progetto de “La casa di Giulio”, drop-in che vuole essere un centro d’ascolto e di prima accoglienza, in prossimità di Ballarò, per contrastare la piaga dell’uso di droghe tra i giovani. 

Il progetto della famiglia di Giulio ha incontrato il favore del sindaco Roberto Lagalla e del sovrintendente e direttore artistico del teatro Massimo Marco Betta. L’appuntamento è per le ore 20.30 di domenica. I biglietti saranno in vendita da sabato 28 gennaio alla biglietteria del Teatro Massimo o su Ticketone.

“Giulio è”

La nobile iniziativa, si diceva, nasce da una storia estremamente dolorosa. A ritrovare il corpo del figlio 19enne senza vita nella sua stanza è stato il padre, Francesco Zavatteri. La consapevolezza che la vita di Giulio non potesse andare dimenticata si è subito fatta spazio in mezzo alla sofferenza: “Da quel giorno abbiamo deciso di raccontare la sua storia per sensibilizzare la città sulla dilagante piaga del crack tra noi ragazzi, affinché a nessuno possa capitare quello che è successo a Giulio”, spiega il fratello Vincenzo.

Nasce così l’associazione “La casa di Giulio” che si pone come obiettivo la realizzazione di un centro di accoglienza a bassa soglia. Per finanziare l’opera si terrà, dunque, il 5 marzo, alle ore 20:30, “Giulio è”, una serata dedicata all’informazione ma anche al ricordo della vita di Giulio e delle sue passioni. Prima tra tutte la musica: si esibiranno una cinquantina tra artisti, strumentisti e cantanti, tutti a titolo gratuito. Sarà eseguita anche una delle canzoni di Giulio e del suo migliore amico, venuto a mancare qualche mese dopo di lui. Un’occasione per riflettere, ricordare ma anche guardare al futuro e aiutare chi si trova in questo momento smarrito in un vortice dal quale è possibile uscire. 

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