Cronaca di Palermo

Giusto Catania e il cancello abusivo: rinviato a giudizio giornalista delle Iene

Si tiene in questo momento la conferenza stampa indetta dall’assessore alla Mobilità Giusto Catania a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura di Palermo. L’incontro ha avuto inizio alle ore 15 presso i locali del Magneti Cowork, in via Emerico Amari 148. Presente anche l’avvocato Marco Andrea Manno.

Al centro dell’incontro il servizio del giornalista delle “Iene” Antonino Monteleone, che qualche tempo fa aveva focalizzato l’attenzione sul cancello, chiuso con serratura, in prossimità del varco al Cortile degli schiavi. Ad installarlo il condominio dove abita l’assessore Giusto Catania. La vicenda si è incentrata sulla presenza o meno di un’autorizzazione che legittimasse la presenza della grata, e dunque sulla questione se questa fosse abusiva o meno.

Rinvio a giudizio per Antonino Monteleone

La Procura della Repubblica di Palermo ha ora rinviato a giudizio il giornalista per diffamazione a mezzo stampa ai danni dell’assessore. “Questo è avvenuto a seguito di un mio esposto – precisa Giusto Catania -, perché il giornalista delle Iene aveva tutti gli elementi per non raccontare quello che ha raccontato. Ha fatto credere all’opinione pubblica che io fossi artefice di un abusivismo e che lo avessi addirittura coperto approfittando del mio ruolo di potere”.

Giusto Catania: “Un castello diffamatorio nei miei confronti”

L’inchiesta vede anche l’accusa nei confronti di ignoti per violazione del segreto istruttorio. L’assessore Catania precisa infatti che al momento non ci sono agenti della polizia municipale indagati, ma che il file dato alla stampa, vincolato dal segreto istruttorio, relativo all’indagine nei confronti dei condomini, poi archiviata, è stato rinvenuto tra le cartelle informatiche di un ispettore. “Mi pare evidente che siamo davanti a un castello diffamatorio nei miei confronti”, commenta.

Rinviato a giudizio Monteleone, la prima udienza si terrà il 23 giugno 2022. “Non sono contento, sono dispiaciuto perché quello che hanno fatto le Iene e il giornalista Montelone è un oltraggio alla libera informazione”, dichiara Catania. “Questa vicenda contribuisce a delegittimare la giustizia. Monteleone sapeva che il caso fosse stato archiviato. Malgrado ciò ha montato lo stesso il servizio”.

“Le Iene hanno abboccato a qualcosa che nasce in altro luogo”, dichiara l’avvocato Manno. Il Pm ha affermato che il giornalista “offendeva la reputazione di Giusto Catania in maniera preconcetta, allusiva e colpevolista“. L’Assessore Catania si costituirà dunque parte civile, chiedendo i danni all’inviato delle Iene in quanto parte lesa e denunciante.

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Redazione PL