Gli 007 americani: «Putin incapace di ragionare a causa del Long Covid?»

Vladimir Putin ha la nebbia cerebrale dovuta al Long Covid? Ne sono convinti anche alcuni esperti, che spiegano così gli ultimi comportamenti del presidente russo

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Vladimir Putin, 69 anni, mostrerebbe i sintomi della sindrome d’onnipotenza tipicamente associati alla perdita di contatto con la realtà e all’incapacità di soppesare i rischi. Lo sostiene l’intelligence americana, che ha fatto diverse ipotesi per spiegare gli incredibili ultimi gesti di Putin. Secondo gli 007 statunitensi sulle origini del comportamento del presidente russo ci potrebbe essere una nebbia cerebrale legata al Long Covid, che potrebbe giustificare, ad esempio, l’ordine di attaccare l’Ucraina. Anche Laurie Garrett, una giornalista scientifica e autrice americana Premio Pulitzer, a poche ore dall’inizio della guerra ha sostenuto la stessa tesi. “Putin è incapace di ragionare, ed è in preda a un delirio d’onnipotenza. Gli effetti del Long Covid potrebbero aver avuto la meglio sui nervi del presidente russo”, ha scritto su Twitter. Una ipotesi che ha fatto immediatamente il giro della rete diventando virale.

STATO DI SALUTE DI PUTIN DEBILITATO?

L’impatto del Covid-19 potrebbe aver debilitato lo stato di salute fisico e mentale del presidente russo, ed è stata avanzata l’ipotesi che il cosiddetto “brain fog”, una sorta di nebbia cerebrale associata agli effetti del Long Covid, potrebbe aver compromesso le sue funzioni cognitive. È quello che sostiene il “Council on Foreign Relations”, citando anche le ultime affermazioni di Putin. Per lui l’Ucraina sarebbe “un Paese nazista”, mentre l’Occidente una “fabbrica di menzogne”. Per l’intelligence Usa, da affermazioni come queste si potrebbe evincere che è in atto la sua perdita di contatto con la realtà.

POTREBBE AVERE AVUTO IL COVID

Nel suo tweet la giornalista Garrett ha anche sottolineato che non è chiaro se Putin abbia avuto il virus. Ma che comunque il vaccino Sputnik si è guadagnato una certa fama per la sua scarsa efficacia contro le varianti. Inoltre si sa che Putin a settembre si è messo in isolamento dopo che alcuni membri della sua cerchia ristretta erano risultati positivi. E, ancora, nel mese di ottobre in molti hanno notato la sua assenza dalla scena pubblica per un lungo periodo.