Dall'Italia

Gli influencer ‘Pirlasv’ difendono gli amici di ‘TheBorderline’: indignazione sui social

Il tragico scontro fra la Lamborghini e la Smart avvenuto a Casal Palocco è sulla bocca di tutti, ed ogni volta che escono nuove notizie e nuovi dettagli sul sinistro che è costato la vita al piccolo Manuel, il web si indigna sempre di più. Ma proprio dai social è anche spuntato chi ha spezzato una lancia in favore degli youtuber del canale TheBorderline‘. quelli  che stavano realizzando il video per una challenge dal titolo “Vivo 50 ore in Lamborghini”.

Nelle stories della pagina Instagram di @pirlasv, 240mila followers, è infatti apparso un messaggio che chiede a tutti rispetto per i loro colleghi: «Quello che è successo ai nostri amici è un tragico incidente. Ancora non si conoscono le dinamiche ma vi chiediamo se possibile di non scagliarvi contro di loro ma piuttosto di esseregli vicini senza aggravare con brutte parole la situazione morale che sicuramente è già pesantissima». E poi, subito dopo, un secondo messaggio: «Naturalmente esprimiamo cordoglio e vicinanza ai familiari della vittima».

La reazione indignata del web

Come era ovvio che accadesse, le parole dei ‘Pirlasv’ non sono state accolte bene da tanti utenti, che nel giro di poco tempo hanno riempito di commenti indignati le pagine del gruppo. Un utente ha scritto: «Solidarietà ai vostri amici? Persone, che fanno certe cose, non meritano nulla. È morto un bambino di 5 anni. Una madre in pericolo di vita. Una famiglia distrutta. Una strage. Essere famosi facendo idiozie. I social hanno rovinato molte mentalità».

In un altro commento si leggeva: “Ce la fate a stare zitti in un momento del genere, invece di continuare a usare i social per vomitare le vostre idiozie? C’è un bambino morto, e tocca leggere pu**anate come ‘non mollate’ ai ragazzi che hanno causato tutto. Ma ce la fate? Tutto apposto? Ma vergognatevi un po’». E ancora: “Teste vuote, esibizionisti senz’anima, in bambino morto una famiglia distrutta, i vostri amici si mettono alla guida di una macchina drogati e chiedete solidarietà? Ma vergognatevi… A voi l’oblio a loro la galera…“.

Utenti in difesa dell’indagato

Oltre agli insulti, comunque, sotto l’ultimo post dell’indagato si è letto anche qualche intervento che lo difende: “Tanti che commentano non hanno capito che prima si devono capire bene le dinamiche dell’incidente o no? Il video è stato messo comunque a spezzoni e dell’incidente non c’è traccia quindi prima di giudicare e insultare informatevi bene”, ha scritto un ragazzo, mentre un altro utente ha precisato: “Non riesco a comprendere tutta questa rabbia nei loro confronti. Non penso che loro volessero ammazzare la povera anima”.

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Redazione PL