Dopo il ritiro dell’esercito russo da Bucha, una cità nella regione di Kiev, sono emersi gli orrori che si sono lasciati alle spalle. Su Twitter e Telegram stanno circolando numerose immagini, condivise anche dalle autorità locali, che mostrano esecuzioni di civili disarmati e decine di cadaveri per strada, con le mani mozzate e nascosti da coperte. Secondo il sindaco della città, Anatoly Fedoruk, sono venti i corpi trovati finora nelle strade. Con un foro di proiettile dietro la testa. Sedici su venti erano riversi sui marciapiedi o vicino, tre in mezzo alla strada. Un passaporto ucraino è stato trovato accanto al corpo di un uomo che aveva le mani legate dietro la schiena con un pezzo di stoffa.
Mikhail Podolyak, negoziatore ucraino e consigliere di Zelensky, ha condiviso una immagine dei corpi a terra, scrivendo: “Giacciono per le strade i corpi di persone con le mani legate, uccise a colpi di arma da fuoco da soldati russi. Queste persone non erano nell’esercito. Non avevano armi. Non rappresentavano una minaccia. Quanti altri casi simili stanno accadendo in questo momento nei territori occupati? Chiediamo solo una cosa: dateci le armi in modo da poter proteggere i civili. Tutto il resto lo faremo noi stessi”
Inoltre dai resoconti di testimoni dalla martoriata città di Bucha appena liberata, emergono anche altre accuse rivolte ai soldati russi e altri orrori. Per proteggersi durante gli spostamenti, sui loro mezzi avrebbero usato i bambini ucraini come «scudi umani». Lo riporta il Guardian. Il procuratore generale dell’Ucraina sta raccogliendo un dossier di affermazioni sull’uso, da parte dei russi, dei bambini locali per evitare di essere bersagliati durante la ritirata da Kiev e in altre zone del Paese. Testimoni hanno raccontato di passeggini piazzati davanti ai carri armati nel villaggio di Novyi Bykiv, vicino alla città circondata di Chernihiv, 100 miglia a nord di Kiev.
È stato inoltre raccontato che in una serie di punti caldi del conflitto in tutto il paese, i bambini sono stati presi come ostaggi per garantire che la gente del posto non fornisse le coordinate dei movimenti del nemico alle forze ucraine. Lyudmila Denisova, difensore civico dei diritti umani dell’Ucraina, ha dichiarato «Casi di utilizzo di bambini come copertura si sono avuti nelle oblast di Sumy, Kiev, Chernihiv e Zaporizhzhia». Il procuratore generale dell’Ucraina ha affermato che almeno 412 bambini sono stati feriti o uccisi dall’inizio dell’invasione a febbraio.