Poiché il fatto non sussiste, il giudice Ivana Vassallo ha assolto e scarcerato Manuel Catalano, il ragazzo di 18 anni accusato di avere esploso la sera del 23 dicembre 2022 dei colpi di pistola nella discoteca Mob di Villagrazia di Carini. Il tribunale del riesame a gennaio aveva già annullato la misura cautelare con l’accusa di tentato omicidio, ma era rimasta quella di di porto abusivo d’arma da fuoco e per accensioni ed esplosioni pericolose.
Decisiva per l’assoluzione è stata una nuova perizia richiesta dopo che il legale aveva contestato la ricostruzione fatta dagli inquirenti. Infatti, secondo il consulente, i fori trovati nel tetto del locale non li aveva provocati la pistola di Catalano, visto che la traiettoria non era compatibile con l’arma impugnata.
Di fatto il ragazzo ha sparato, come testimoniato dai video. Ma lo avrebbe fatto con una pistola a salve, tanto è vero che all’interno della discoteca Mob di Villagrazia di Carini non si sono trovati i bossoli. Ha sparato mentre era in pista era in corso una maxi rissa, nella quale era coinvolto anche un suo amico. Le detonazioni provocate dalla scacciacani hanno provocato panico in discoteca, e i presenti si sono dati alla fuga, compresi quelli che si stavano picchiando in pista. Così, probabilmente, si sono evitati guai peggiori. Ieri il Gip ha assolto il 18enne dello Zen perché il fatto non sussiste. E il giovane, che da maggio era agli arresti domiciliari, ha riacquistato immediatamente la libertà.
In pratica l’avvocato difensore di Catalano ha fatto valere il peso delle perizie che hanno messo in discussione la tesi sostenuta fortemente dalla Procura. Secondo l’accusa, infatti, i colpi esplosi in discoteca sarebbero partiti da un’arma vera e per questo in un primo momento il ragazzo era stato incriminato per tentato omicidio.
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