Rabbia e sgomento per la morte di Francesco Bacchi, il 20enne ucciso in seguito a una rissa. Il giovane è stato pestato a morte da un gruppo di persone, preso a pugni e calci in testa. L’aggressione sarebbe cominciata all’interno del locale e proseguita poi all’esterno.
Fondamentali le testimonianze raccolte in queste ore dalla compagnia dei Carabinieri di Partinico che stanno ricostruendo, insieme al PM di turno, la dinamica di quanto accaduto per risalire ai responsabili. La Procura di Palermo ha intanto aperto l’inchiesta per omicidio.
Sui social, oltre alle centinaia di messaggi di cordoglio per la morte di Francesco, figlio del re delle scommesse online Ninì Bacchi, qualcuno racconta anche gli ultimi istanti di vita del 20enne.
“Ieri sera ero presente mentre gli operatori del 118, cercavano, disperatamente, di rianimare quel ragazzo di vent’anni, aggredito e ucciso a calci e pugni da un branco di assassini suoi coetanei, davanti al Medusa, a Balestrate. Era a terra, c’era sangue, gli iniettavano adrenalina, scariche col defibrillatore, massaggi cardiaci… niente, lui con gli occhi semi aperti, fissi nel buio del luogo in cui ormai era andato. Immaginavo mio figlio, a 19 anni, steso lì a terra al posto suo.
La mia mente non riusciva ad elaborare la tragedia, il dolore, la disperazione di genitori che vedono uscire il proprio figlio con il sorriso e le solite domande e raccomandazioni: ‘Dove vai? Con chi sei? Mi raccomando stai attento’. E poi… Una condanna esemplare al branco, ergastolo per tutti e così magari si inizia a comprendere la gravità dell’atteggiamento che oggi i ragazzi hanno nei confronti della loro e dell’altrui vita”.