Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scelto il nome di Mario Draghi come nuovo trade union del futuro Governo. Dopo il fallimento del mandato esplorativo conferito al presidente della Camera Roberto Fico, il capo del Quirinale ha deciso di emettere un nuovo incarico.
Esclusa al momento la strada del voto, resa complicata non solo dall’emergenza coronavirus ma anche da questioni legate alla tempistica. La sensazione inoltre è che l’ex presidente della BCE potrebbe trovare un consenso più ampio rispetto ad un Governo Conte-Ter. Un nome che piace ad ampie frange del centrodestra e al PD. Da capire adesso la posizione del Movimento 5 Stelle, che dovrà decidere se continuare a sostenere l’ex premier oppure sostenere un Governo tecnico.
Mario Draghi è stato convocato dal presidente della Repubblica domani alle 12.00. Probabile che accetti il mandato con riserva, come è prassi usare in questi casi.
“La crisi sanitaria ed economica richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni e non un governo con l’attività ridotta al minimo. Avverto il dovere di rivolgere alle forze politiche un appello per un governo di alto profilo per far fronte con tempestività alle gravi emergenze in corso. “Sul versante sociale, tra l’altro, a fine marzo verrà meno il blocco dei licenziamenti e questa scadenza richiede provvedimenti di natura sociale adeguati e tempestivi. Dallo scioglimento delle Camere del 2013 sono trascorsi 4 mesi” per un governo, nel 2018 “5 mesi”. Si tratterebbe di tenere il nostro Paese con un governo senza pienezza delle funzioni in mesi cruciali. Tutte queste preoccupazioni sono ben presenti ai nostri concittadini, che chiedono risposte urgente”. Queste le parole del Presidente della Repubblica Mattarella che ha escluso ipotesi di voto anticipato.