Grande successo per il progetto “Sport Sociale – Inclusione e valorizzazione” di Mcl Palermo

Inclusione

Grande successo per il progetto “Sport Sociale: Inclusione e Valorizzazione”, promosso dal Movimento Cristiano Lavoratori Triscele di Palermo. Numeri importanti raggiunti in soli sei mesi per un’iniziativa incentrata sull’utilizzo dello sport come strumento di inclusione e condivisione con l’obiettivo di abbattere le barriere sociali attraverso la partecipazione attiva dei giovani.

Il programma, che ha coinvolto complessivamente 28 partecipanti, si è svolto con attività diversificate che hanno permesso ai giovani di crescere sia a livello fisico che sociale. Nello specifico, le attività di tennis da tavolo hanno visto la partecipazione di circa 12 ragazzi, mentre i corsi di attività motoria e Judo hanno coinvolto un totale di 16 partecipanti. Le attività si sono concluse il 20 dicembre 2024.

Mcl: “Raggiunti in sei mesi risultati soddisfacenti”

“Il progetto ha avuto una durata di sei mesi e ci ha consentito di raggiungere dei risultati davvero soddisfacenti, non soltanto per i nostri partner di progetto, Asd Radiosa, Nova Nippon Club e Associazione Doniamo un Sorriso Smile Live, ma anche per i ragazzi stessi che hanno partecipato alle attività sportive”, afferma Chiara Gennuso responsabile regionale giovani Mcl

L’iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo di istruttori federali come Marco Coppola, insegnante di Judo e rappresentante dell’Asd Nova Nippon Club, Sabrina Leone, insegnante di attività motoria, e Marco Cacioli, istruttore di tennis tavolo per l’associazione ASD Radiosa, hanno coordinato le diverse attività sportive. Fondamentale è stato anche il sostegno di Graziella Graci dell’associazione “Doniamo un Sorriso Smile Live”, che ha facilitato il coinvolgimento di 15 ragazzi minorenni provenienti da due case famiglia.

Il progetto ha avuto un impatto significativo sui partecipanti, favorendo lo sviluppo di una maggiore consapevolezza corporea e il miglioramento del controllo dei movimenti. Le attività motorie hanno contribuito a potenziare la mobilità articolare, la resistenza fisica e l’agilità, migliorando anche la postura e la qualità della vita quotidiana dei ragazzi coinvolti.

“Il raggiungimento di piccoli obiettivi sportivi ha contribuito a far crescere nei ragazzi un senso di competenza e di autostima. Ognuno di loro ha avuto l’opportunità di sperimentare il successo personale, indipendentemente dalle proprie difficoltà.  – continua Chiara Gennuso – Di fondamentale importanza è stato l’apprendimento della disciplina, del rispetto delle regole e della gestione dell’aggressività avvenuta attraverso le lezioni di Judo. Lo sport ha offerto un contesto controllato in cui affrontare emozioni come la frustrazione, la paura e la competizione”.