Grazie alla ruota panoramica del Politeama si può restaurare il Palchetto della Musica
Il Palchetto, voluto dalla famiglia Florio, proprietaria di una villa in via Dante, fu edificato fra il 1874 ed il 1875
La ‘Campari group’, in occasione del ‘Aperol together we can’ del 7, 8 e 9 ottobre del 2021, ha installato una ruota panoramica temporanea in piazza Ruggero Settimo. Per autorizzare questo evento, l’amministrazione comunale di allora chiese ed ottenne come corrispettivo il restauro del Palchetto della Musica in piazza Castelnuovo. Da allora di questi lavori, dal valore di 25mila euro, sono rimasti nei cassetti, e non se ne è più parlato, Recentemente l’assessore alle Attività produttive, Giuliano Forzinetti, ha ripescato la pratica, ha contattato i responsabili e finalmente sono in partenza ilavori di restauro di cui ha bisogno questo monumento cittadino, tante volte dimenticato.
Lo volle nel 1874 la famiglia Florio, proprietaria di una villa in via Dante che si affacciava sulla piazza, e fu edificato in due anni su progetto dello scultore ed intagliatore Salvatore Valenti. I Florio decisero di edificare il Palchetto per salvare l’area, ed evitarne l’utilizzo per edilizia abitativa.
Il Palchetto voluto dalla famiglia Florio
Il Palchetto è costruito in marmo bianco, scolpito con i motivi neoclassici e rinascimentali in voga nel periodo. La base si compone di venti colonne con capitelli corinzi, a sostegno una trabeazione decorata a palmette e un controsoffitto in legno a cassettoni. Nei timpani è scolpita la Triscele, millenario simbolo della Sicilia. Come scrive il Giornale di Sicilia il restauro, che non è a carico né del Comune né della Regione, riguarda il trattamento miocida contro lo sviluppo di microorganismi, quello degli elementi metallici per eliminare le corrosioni e le condizioni originarie.
Inoltre è prevista la rimozione dei depositi dalle superfici lapidee, la rimozione e il riassorbimento delle macchie di ossidi di ferro e di rame, la riconfigurazione estetica degli elementi in pietra e metallici presenti nel monumento e la riconfigurazione materica ed estetica del soffitto ligneo. II progettista è l’architetto Giovanni Sabella, mentre il restauratore è Giuseppe lnguaggiato.