Sembra uno di quei film di Alberto Sordi in cui, davanti alle inattese complicazioni, il grande attore romano esclamava: “Annamo bene!” Avranno certamente pensato questo nove ex liceali di Mistretta che, per festeggiare l’appena coseguità maturità avevano organizzato una vacanza in quel di Malta.
Come riporta il sito Nebrodi News, la vicenda ha un sapore a dir poco singolare, visto che l’Odissea, iniziata all’aeroporto Fontanarossa di Catania si protrae fino all’aeroporto maltese. Il primo alt in Sicilia, dove i ragazzi vengono bloccati all’aeroporto perchè “sprovvisti di green pass“. Chi arriva dall’estero, per entrare a Malta deve avere completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni o, in alternativa, deve esibire un tampone molecolare negativo effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo. I Ragazzi, avendo completaro il ciclo di vaccinazione, insistono per imbarcarsi esibendo il green pass scaricato dalla piattaforma nazionale dal Ministero della Salute. Ma la disavventura è appena iniziata.
Una volta arrivati all’aeroporto maltese, i nove amici vengono fermati dalla polizia che contestano il green pass italiano, ritenuto ancora non idoneo per la legge maltese: quest’ultimo infatti sarebbe diventato efficace in tutta Europa a partire da ieri 1 luglio, dunque 24 ore dopo il primo giorno di vacanza dei giovani amastratini.
Ai ragazzi viene proposto di sottoporsi ad un tampone maltese (costo 150 euro), ed attendere 24 ore in quarantena l’esito del tampone. Tre per ogni stanza messa loro a disposizione dalla stessa polizia dietro pagamento di 100 euro per ciascuna camera.
Tra i ragazzi e la polizia, i toni iniziano a surriscaldarsi. In soccorso dei giovani siciliani è poi intervenuto un noto manager di Mistretta residente da anni a Malta e qui anche molto noto. Dopo essersi messo in contatto con i vertici della polizia maltese, i nove ragazzi riescono a fare ingresso nel Paese e dare il via così alla tanto desiderata vacanza.