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Green Pass obbligatorio nei luoghi di lavoro: ecco le regole e le sanzioni


Francesca Catalano

Chi non avrà il green pass è considerato assente ingiustificato dal lavoro

super green pass

Il conto alla rovescia per l’obbligo del green pass in tutti i luoghi di lavoro è terminato. Le nuove disposizioni entrano in vigore nella giornata di oggi, 15 ottobre. Ecco cosa cambia, in base al decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale contenente le “misure urgenti per assicurare lo svolgimento in sicurezza del lavoro pubblico e privato mediante l’estensione dell’ambito applicativo della certificazione verde Covid-19 e il rafforzamento del sistema di screening”.

LAVORO PUBBLICO

Fino al 31 dicembre 2021, termine di cessazione dello stato di emergenza, tutto il personale delle amministrazioni pubbliche, quello delle Autorità amministrative indipendenti, ivi comprese la Commissione nazionale per la società e la borsa e la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, della Banca d’Italia, nonché degli enti pubblici economici e degli organi di rilievo costituzionale, per entrare nei luoghi di lavoro dovrà possedere ed esibire, su richiesta, la certificazione verde.

LAVORO PRIVATO

L’obbligo del green pass è esteso a chiunque svolge una attività lavorativa nel settore privato, anche sulla base di contratti esterni. Come nel pubblico, le verifiche spettano ai datori di lavoro – che dovranno definire le modalità organizzative entro il 15 ottobre – e per chi non è in possesso del certificato ci sarà l’assenza ingiustificata e di conseguenza il blocco dello stipendio, ma non la sospensione. Per le imprese con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro potrà sospendere il lavoratore e sostituirlo, per un periodo non superiore a 10 giorni rinnovabili per una sola volta, dunque per un massimo di 20 giorni.

COSA SUCCEDE A CHI E’ SENZA GREEN PASS?

Chi non avrà il green pass è considerato assente ingiustificato dal lavoro. Non scatterà la sospensione ma ci sarà il blocco dello stipendio, senza però conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto del lavoro. Per chi viene trovato al lavoro senza il certificato è prevista una sanzione da 600 a 1.500 euro. Per i datori di lavoro che non controllano o che non predispongono le misure organizzative, la sanzione va da 400 a mille euro.

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