Stretta del Governo su Green Pass e obbligo vaccinale per gli over 50. Dall’1 febbraio, infatti, sarà necessario esibire il certificato verde, che si ottiene tramite vaccino, tampone o attestata guarigione, per accedere a servizi quali poste, banche o uffici pubblici. Tuttavia non sarà obbligatoria, da parte dei gestori, la verifica per singola persona. Potrebbero piuttosto essere effettuati dei controlli periodici sulla clientela presente nei locali.
“Dal primo febbraio, fino al 31 marzo 2022 – fa sapere l’Inps – l’accesso fisico agli uffici pubblici, compresi gli sportelli, è consentito soltanto se si è in possesso di Green Pass”. Anche l‘Amap, a tutela delle regole, ha diramato un comunicato in merito: “Uffici aperti al pubblico solo in possesso della certificazione verde, ivi compresa quella che si ottiene effettuando un tampone antigenico o molecolare con esito negativo. Accesso possibile al momento unicamente tramite prenotazione“.
Il certificato, tuttavia, rimarrà non obbligatorio in attività quali: alimentari; negozi per animali; distributori di benzina; farmacie e parafarmacie; ottiche; rivendite di prodotti igienico-sanitari.
Al momento circa 1,8 milioni di persone in Italia non hanno effettuato il vaccino obbligatorio per legge. Per ognuno di loro, come prevede il decreto, arriverà una sanzione pecuniaria di cento euro. A ricevere le multe saranno coloro che:
Le misure drastiche però non finiscono qui, ma si inaspriranno dopo la seconda metà del mese. Dal 15 febbraio, infatti, sarà prevista la sospensione provvisoria del posto di lavoro, e dei relativi emolumenti, per i lavoratori sprovvisti di certificato. Inoltre, per chi non si sottoporrà alla vaccinazione, potrebbero scattare sanzioni da 600 euro a 1.500 euro. Queste le cifre che saranno costrette a pagare le persone che hanno superato i cinquant’anni, qualora scoperti sul luogo di lavoro senza Super Green Pass.