La situazione è ancora un po’ complessa e nelle scelte da fare bisognerà tenerne conto. Ma i dati aggiornati sull’evoluzione della situazione epidemica e sull’andamento delle vaccinazioni non lasciano molto spazio. Oggi si riunisce la cabina di regia politica tra le forze di maggioranza e gli esperti del Comitato tecnico scientifico, che sarà seguita dalla Conferenza Stato-Regioni. Alla fine il Consiglio dei ministri approverà il nuovo decreto. Ma lo schema è ormai segnato. Ci sarà, come già stabilito, l’obbligo del green pass per poter andare al ristorante, al cinema o a teatro. Ma il Governo ha ampliato la platea delle attività e dei servizi in cui sarà obbligatorio il certificato, ed ha incluso la scuola e i trasporti a lunga percorrenza .
GREEN PASS PER LA SCUOLA
Per quanto riguarda il certificato obbligatorio per i lavoratori della scuola, nonostante ci sia ancora qualche posizione non allineata, non dovrebbero esserci passi indietro, e dunque verrà introdotto. Il premier Draghi è favorevole, e lo vogliono sia Speranza e buona parte delle forze politiche. La linea già segnata è: «Basta Dad, a settembre si deve tornare tutti in presenza». Tra l’altro, il Governo è convinto che quando riprenderanno le lezioni, ci sarà il 90% della platea immunizzato. Cioè, oltre 1,4 milioni tra professori e personale non docente. Inoltre è possibile che su questo fronte possa essere accolta una delle richieste della Lega. Vale a dire l’estensione dei tamponi a prezzi calmierati o addirittura gratis per il mondo della scuola. Così come è stato stabilito per i giovani dai 12 ai 18 anni, che pagheranno per un test tra i 5 e i 10 euro
Più complicata l’intesa tra le forze politiche sull’obbligo del pass per treni, navi ed aerei, dove balla ancora la data di entrata in vigore. La più probabile è il 30 di agosto, anche se nel Governo c’è lo vorrebbe già dal fine settimana del 21-22 agosto. Si mira ad assicurare rientri sicuri dalle vacanze. Comunque qualcuno sulle date non è d’accordo, come la Lega, che chiede di posticipare questo provvedimento ad ottobre. Dal decreto resterà invece fuori tutto il tema del lavoro. Nelle prossime ore Speranza e il ministro del Lavoro Andrea Orlando incontreranno i sindacati proprio per parlare dei protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro. Con la Lega che anche in questo caso fa muro, sia sull’obbligo di vaccinazione sia sull’estensione del green pass a quelle attività in cui è già obbligatorio per i clienti.