Green Pass obbligatorio e stato d’emergenza, governo valuta le proroghe

L’avvicinarsi del nuovo anno impone al Governo valutazioni sulle linee guida da adottare nel 2022, per lo meno agli inizi. Ecco alcune delle ipotesi che sembrano essere al momento in cantiere.

Green pass

L’obbligo di Green Pass potrebbe estendersi fino a giugno 2022, lo stato d’emergenza potrebbe durare invece fino a marzo. Sono queste le ipotesi che sembrano essere, al momento, in cantiere al Governo, alle prese con l’avvicinarsi dell’anno nuovo. Lo stato d’emergenza scadrà infatti il 31 dicembre 2021 e si rende necessario pianificare le direttive relative al 2022, per lo meno per quanto riguarda i primi mesi.

Lo stato d’emergenza

Come si diceva, il decreto che stabilisce lo stato d’emergenza in Italia scadrà il 31 dicembre. Secondo la legge, lo stato di emergenza nazionale può avere durata fino a 12 mesi; tuttavia può essere prorogato per altri 12. Dal momento che in Italia per la prima volta esso entrò in vigore il 31 gennaio 2020, non è possibile dar luogo ad un rinnovo. Come si procederà, dunque? Probabilmente entro la fine del mese si avranno maggiori notizie in merito. Al momento pare essere al vaglio l’ipotesi di trasformare la norma in un emendamento ad altri provvedimenti o di creare un provvedimento ad hoc.

“Come governo ci baseremo sull’evidenza scientifica: se sarà necessario prorogare lo stato di emergenza lo faremo senza timore. Ricordo che ad oggi la curva è in risalita”. Così ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza.

Green pass obbligatorio

Il ministro Speranza ha sottolineato, ancora una volta, l’adozione dell’obbligo di Green Pass: “Ci consente di tenere aperti tutti i luoghi della socializzazione, della cultura, i ristoranti, le scuole e le università”. La proroga dell’obbligo probabilmente arriverà fino a giugno. L’obiettivo è quello di allargare il numero di vaccinati.

“Il prolungamento dello stato di emergenza e le misure restrittive sono correlate al numero dei vaccinati. Credo che vadano date delle prospettive ai cittadini, io credo che con il 90% dei vaccinati si possano prendere in considerazione l’allentamento delle misure”. Così ha dichiarato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, alla trasmissione 24 Mattino su Radio 24.

Altre misure

Sarà infine necessario rivedere tutte le misure anti Covid in vigore. Pare probabile che l’obbligo di mascherine al chiuso e il distanziamento rimarranno; da valutare invece i protocolli di sicurezza delle varie attività, aggiornati sulla base dell’andamento della curva epidemiologica e della campagna vaccinale.

Resterà probabilmente in vigore il sistema che determina le restrizioni da imporre ai territori calcolando l’incidenza dei contagi rispetto al numero di abitanti e, soprattutto, la percentuale di ricoveri sia in area medica sia in terapia intensiva.

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