Evasori fiscali nel mirino, guai in vista per chi pubblica sui social foto di vacanze da sogno o cene lussuose

Sui social potrebbero esserci meno selfie di vacanze alle Maldive o foto di piatti pronti per essere degustati in ristoranti stellati. “Evasori fiscali come terroristi”, ha commentato il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo

Probabilmente la vita degli evasori fiscali incalliti non cambierà, ma potrebbero perdere il sottile piacere di mostrare sui loro profili social ad amici e parenti le foto di vacanze da sogno o di serate in ristoranti di lusso.

L’amministrazione finanziaria potrebbe infatti non fermarsi a ragionare solo sui dati dell’attività professionale ed economica dei contribuenti ma anche andare a controllare elementi significativi del loro tenore di vita. Potrebbe così approfittare dell’abitudine di molti di condividere sui social selfie di vacanze alle Maldive, foto di raffinati piatti che ci si appresta a degustare in ristoranti stellati oppure il nuovo imponente Suv appena acquistato.

Insomma, elementi che possono svelare un tenore di vita non certo in linea col reddito inesistente e micragnoso che hanno dichiarato. 

Maurizio Leo: ““L’evasione fiscale è come un macigno, tipo il terrorismo”

Insomma in Italia si sta rilanciando la lotta all’evasione fiscale. Lo ha annunciato il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, nel corso di un’audizione convocata dalla commissione parlamentare di Vigilanza sull’anagrafe tributaria. “L’evasione fiscale è come un macigno, tipo il terrorismo – ha detto-. Quando abbiamo 80-100 miliardi di evasione fiscale capiamo che si deve tutti collaborare, nel rispetto dei dati personali – ha detto il vice ministro – bisogna fare un passo avanti per permettere all’amministrazione finanziaria di lavorare sul versante del ‘data scraping'”. Ha poi spiegato che, oltre a lavorare con l’Agenzia delle Entrate e Sogei, si ragiona anche col Garante della Privacy, trovando assoluta disponibilità, fermo restando la tutela dei dati personali.

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