Ieri, mentre molte famiglie italiane si stavano mettendo a tavola per il pranzo domenicale, è andata in onda la conferenza stampa del premier Conte. Ascoltando i tanti provvedimenti restrittivi inseriti nel nuovo Dpcm, a molti magari è passata anche la voglia di mangiare, nonostante Conte, per addolcire la pillola, abbia assicurato: «Gli indennizzi sono già pronti, Gualtieri e Patuanelli ci hanno lavorato mentre noi abbiamo predisposto questo nuovo Dpcm. Oggi sentirò i rappresentanti delle categorie danneggiate. Capisco la rabbia, la frustrazione, c’è il rischio che emergano nuove disuguaglianze. I ristori arriveranno direttamente su conto corrente tramite bonifico emesso dall’Agenzia delle entrate, secondo un meccanismo che già abbiamo sperimentato».
ASSICURAZIONI ANCHE DAL MINISTRO DELL’ECONOMIA
Nel pomeriggio anche il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri è intervenuto su questo scottante argomento, specificando che il governo sta lavorando affinché gli indennizzi alle aziende interessate, che sono 300-350mila, «possano arrivare il più presto possibile. Pensiamo ─ ha assicurato il ministro ─ che l’Agenzia delle Entrate possa erogarli già entro metà novembre, forse persino entro l’11. In particolare, l’indennizzo riguarda tutte le aziende ed esercizi pubblici che sono oggetto delle restrizioni introdotte dal Dpcm. A chi aveva già fatto domanda arriveranno in automatico, mentre chi non l’ha fatta e le aziende con fatturato oltre i 5 milioni, che sono state aggiunte, dovrà pazientare qualche settimana in più per i ristori, che comunque potranno essere incassati “entro l’anno”».
«TRE MESI DI CREDITO D’IMPOSTA SUGLI AFFITTI, MILLE EURO PER I COLLABORATORI»
«Sappiamo di chiedere un sacrificio importante e necessario a contenere il virus ─ ha aggiunto Gualtieri ─ e quindi per tutti costoro ci saranno questi indennizzi che sono solo una parte delle misure. Poi avremo per tre mesi il credito di imposta sugli affitti, l’eliminazione della rata Imu e, naturalmente, la Cig per i lavoratori e l’indennità di 1000 euro per i collaboratori». C’è da dire comunque che l’opposizione, i sindacati, la Confindustria e i presidenti di Regione accusano il governo di avere preso decisioni così importanti senza averli ascoltati. In particolare poi, quando si parla di ristori, ricordano all’esecutivo che ancora 12mila persone aspettano da maggio la Cig erogata dallo Stato. E quando accadono queste cose gli italiani perdono la fiducia.