Il presidente russo Vladimir Putin ha manifestato la sua disponibilità al dialogo “a condizione che tutte le richieste russe siano soddisfatte” nel colloquio telefonico avuto con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. A riferirlo è stato il Cremlino, che ha elencato durante la telefonata le sue condizioni, dalla “smilitarizzazione” e “denazificazione” dell’Ucraina, allo status neutrale e non nucleare del paese. Mosca chiede anche che la Crimea, annessa all’Ucraina nel 2014, sia riconosciuta come territorio russo e che sia esercitata la sovranità entro i confini amministrativi delle regioni separatiste di Luhansk e Donetsk.
“Non esasperate la situazione con altre sanzioni” – Il presidente russo ha poi avvertito coloro che si oppongono alle azioni di Mosca in Ucraina di “non esacerbare la situazione” imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese. “Non abbiamo cattive intenzioni contro i nostri vicini”, ha detto Putin durante una riunione del suo governo trasmessa da Rossiya 24, tv controllata dallo Stato, spiegando che il governo “non vede la necessità” che i Paesi vicini intraprendano ulteriori azioni che “peggiorino i nostri rapporti”.
Intanto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha già pronte nuove sanzioni per la Russia.”Noi sappiamo che il conflitto è tutt’altro che finito e restiamo pronti a adottare ulteriori sanzioni se Putin non si fermerà e tornerà indietro dall’invasione. Siamo risoluti, determinati, uniti”. Così la presidente in una dichiarazione congiunta con il segretario di Stato Usa Antony Blinken. “Putin è via via più isolato nella comunità internazionale ma nonostante le proteste del mondo l’esercito di Putin va avanti”, sottolinea von der Leyen rimarcando che “la cooperazione tra Usa e Ue è il cuore dell’efficace risposta” alla Russia.