Guerra, al via il terzo round di colloqui: Mosca inserisce l’Italia nella lista dei “Paesi ostili”
Intanto prosegue la guerra in Ucraina
E’ cominciato il terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina, anche questa volta in Bielorussia, nella foresta di Belovezhskaya Pushcha. Intanto Kiev è sempre più sotto assedio e in periferia la situazione è “catastrofica“. Ininterrotto il flusso dei profughi in fuga dalla guerra: in Italia ne sono già arrivati oltre 17mila.
Mosca ha inoltre diffuso una lista di Paesi considerati ostili alla Russia. Ci sono tutti i 27 paesi dell’Unione europea – inclusa quindi l’Italia – ma anche gli Usa e il Regno Unito nella lista – compilata dal governo della Russia – di stati e territori stranieri “che commettono azioni ostili contro la Russia, le sue compagnie e i cittadini”. Un elenco che segnala chi ha approvato o sostenuto le sanzioni contro Mosca e che include paesi di primo piano ma, assieme all’Ucraina (per ovvie ragioni), vede anche l’inserimento di piccole nazioni, come Andorra, Islanda, Liechtenstein, Monaco, San Marino e Micronesia. Spicca la presenza – inedita – della Svizzera, che ha rotto la sua tradizionale neutralità per sostenere le misure internazionali contro la Russia.
LE CONDIZIONI PER CESSARE IL FUOCO
Sarebbero tre le condizioni poste dalla Russia all’Ucraina per porre fine alla guerra: il riconoscimento dell’indipendenza delle Repubbliche separatiste di Luhansk e Donetsk e della Crimea come territorio russo, nessuna adesione alla Nato da parte dell’Ucraina e la nomina di un primo ministro scelto dal governo russo, si vocifera il filorusso Boyko, lasciando Zelensky come presidente pro forma. Richieste alle quali la delegazione ucraina avrebbe risposto no.