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“Ha tentato di uccidere Donald Trump”, fermato un 58enne: è il secondo episodio nel giro di due mesi

Tentato assassinio ai danni dell’ex presidente Usa Donald Trump. L’allarme è scattato intorno alle 13.30 di domenica 15 settembre, quando il tycoon stava giocando a golf al suo club di West Palm Beach. A quanto si apprende dalla stampa americana, un agente del Secret Service che lo precedeva avrebbe individuato la canna di un fucile che sbucava dalla recinzione ed è intervenuto aprendo il fuoco e mettendo in fuga l’uomo armato. I suoi colleghi, nel frattempo, hanno provveduto a mettere al sicuro Trump.

Fra i cespugli la polizia ha trovato uno zaino, una telecamera GoPro e un fucile stile Ak-47 con il mirino. L’Fbi afferma che si sia trattato di un “tentato assassinio dell’ex presidente”. Un testimone nelle vicinanze avrebbe notato il sospettato mentre scappava tra i cespugli e sarebbe riuscito a scattare foto dell’auto su cui è fuggito, una Nissan Nera, e della targa. Consegnate le immagini alla polizia, gli agenti sono riusciti a individuarlo. Quando è stato bloccato, l’uomo non era armato ed era calmo. Adesso è sotto custodia della polizia. “Non ha rilasciato dichiarazioni”, ha detto lo sceriffo Ric Bradshaw.

Secondo attacco per Trump nel giro di due mesi

Come riportano diversi media americani, il fermato per il tentato omicidio è Ryan Wesley Routh, 58 anni. L’uomo ha frequentato la North Carolina Agricultural and Technical State University e nel 2018 si è trasferito alle Hawaii. Sui social ha postato più volte in merito alla guerra in Ucraina, tentando anche di reclutare soldati per la causa di Kiev. Per Donald Trump è il secondo attacco nel giro di due mesi. “Sto bene, non mi arrenderò mai”, ha dichiarato l’ex presidente.

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Redazione PL