Harry Potter, cos’è ed a cosa serve la pietra filosofale
La prima avventura che Harry Potter deve affrontare nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts riguarda proprio la particolare pietra
Sono pochi ormai a non essere fan del ”maghetto” più famoso del mondo, ma anche questi, appena sentono pietra filosofale non possono fare a meno di pensare a lui.
Nel primo episodio di Harry Potter, i tre protagonisti si ritrovano davanti proprio questa pietra, custodita nella loro scuola di magia. Il trio, nel corso del libro (e del film), si vede infatti immerso nella scoperta delle straordinarie capacità dell’oggetto, desiderato da Lord Voldemort per tornare completamente in vita. Mano a mano che Harry, Ron e Hermione imparano una sua nuova capacità, anche il lettore/spettatore conosce qualcosa in più sull’alchimia.
Le sue proprietà
La pietra filosofale offre tre utilizzi principali: l’elisir di lunga vita, che garantisce l’immortalità; la conoscenza assoluta del passato e del futuro, l’onniscienza; la trasformazione dei metalli in oro, oltre che in argento. Ma accanto a questi, ad esempio, Paracelso ne ricorda altri, come la resurrezione delle piante, trasmutazione di cristalli in diamanti, realizzazione della lampada perpetua e del vetro flessibile, creazione degli omunco.