I cinema e le arene lunedì 8 giugno non riaprono: «Non è conveniente»

Fra quattro giorni entra in vigore il decreto del presidente Musumeci che prevede l’apertura delle sale cinematografiche e delle arene. Ma gli esercenti non riapriranno, e spiegano che così come stanno le cose sarebbe antieconomico

Lunedì prossimo, l’otto giugno, è il giorno in cui l’ordinanza del governatore Musumeci prevede il riavvio delle attività dei cinema. Ma nessuna sala aprirà. Gli esercenti di Palermo e Trapani si riuniranno per decidere cosa proporre al Governo. Perché così non ci stanno, soprattutto per quanto riguarda le sale al chiuso: le regole sono proibitive. Sono previste sanificazione ad ogni spettacolo, controllo della temperatura all’ingresso e soli duecento spettatori in sala. Con queste regole nessuno se la sente di riaprire i cinema. Dicono che sicuramente richiuderebbero dopo un mese o anche meno.

PIÙ CONVENIENTE RIMANERE CHIUSI

Infatti i gestori nutrono forti perplessità sulle misure contenute nell’ordinanza del presidente Musumeci e ritengono che sia meglio non aprire le proprie sale al chiuso. E come riportato dal Giornale di Sicilia, per il momento, preferiscono e ritengono economicamente più conveniente restare chiusi, e attendere l’affievolirsi delle prescrizioni, considerando l’ottimismo generale sull’andamento del virus. Ma chiedono comunque di essere sentiti, per offrire la loro esperienza e professionalità su cinema e arene.

NELLE ARENE CON LE MASCHERINE

Ed a proposito delle arene, dicono, ci aggiustiamo. Perché neanche le sale all’aperto possono sopportare le norme stringenti che sono state imposte. Infatti è prevista la chiusura degli eventuali bar presenti, e l’uso della mascherina per tutta la durata del film, anche se si siede accanto a congiunti. Considerando che in Sicilia le temperature stanno salendo e che nelle sere d’estate è facile raggiungere i 27/30 gradi, questa situazione renderà insopportabile la mascherina sul viso. Si chiedono per quale motivo nelle arene naso e bocca devono essere coperti durante il film, e non soltanto durante negli spostamenti, cioè all’ingresso,quando si paga il biglietto, nel percorso fino al posto assegnato e l’eventuale uso dei servizi. E fanno il confronto con i ristoranti, dove è previsto che l’avventore quando siede al tavolo può rimanere senza mascherina.