I Nebrodi e la mafia dei pascoli, 65 condanne in appello tra riduzioni e assoluzioni
Emessa, nell’aula bunker del carcere messinese di Gazzi, la sentenza del maxiprocesso d’appello sulla mafia dei pascoli nei Nebrodi. L’inchiesta riguarda i clan tortoriciani dei Batanesi e dei Bontempo Scavo che per decenni avrebbero organizzato truffe agricole all’Unione Europea e all’Agea drenando milioni di euro di fondi pubblici.
Mafia dei Nebrodi: le condanne
Sono complessivamente 65 le condanne, con una sola conferma integrale della decisione di primo grado; per gli altri 64 imputati, numerose riduzioni di pena, 18 assoluzioni totali e 6 prescrizioni, oltre a una lunga lista di assoluzioni e prescrizioni parziali.
Ribadita l’accusa di associazione per delinquere
I giudici d’appello hanno ribadito l’accusa di associazione per delinquere semplice nei confronti dei presunti esponenti del gruppo Faranda-Crascì ritenuto dalla Dda vicino ai Bontempo Scavo. Mentre per il gruppo dei Batanesi è stata confermata sostanzialmente la strutturazione mafiosa.
Per l’ex sindaco di Tortorici Emanuele Galati Sardo condanna ridotta da 6 anni e 2 mesi a 3 anni e un mese, per una serie di prescrizioni, ma nei suoi confronti è stato parzialmente accolto l’appello del PM per altri due capi d’imputazione contestati.