I Rotoli e un’emergenza che non si può più accettare: tre anni senza forno crematorio – VIDEO

Per le sepolture i lavori procedono per il posizionamento dei loculi, ma all’interno del camposanto si stanno creando altre aree per nuove sepolture

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Oggi, venerdì 17 marzo, sono ben tre gli anni che il forno crematorio del cimitero dei Rotoli di Palermo non funziona. Al momento per i palermitani che vogliono cremare un proprio familiare sono obbligati ad andare in Calabria o nella Sicilia orientale. A tal proposito la struttura commissariale, con a capo il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, con un atto del 9 marzo 2023 ha rinnovato la convenzione con la Misterbianco Cremazione S.p.A., società di Caltanissetta che si è aggiudicata l’appalto relativo all’utilizzo dell’impianto in provincia di Catania, il più vicino in linea d’area.

Un accordo che prevede una spesa per ’importo massimo presunto di €. 138.000,00 oltre IVA”. Si tratta di un prezzo determinato in quanto non si conosce il numero esatto dei richiedenti. Tra questi dovrebbero essere compresi i parenti dei defunti che si trovano tuttora nei depositi del cimitero dei Rotoli. A testimonianza di ciò il Comune di Palermo, tramite ordinanza commissariale, “mira a incentivare il ricorso alla cremazione per ridurre le bare a deposito nel camposanto di Vergine Maria. Il servizio sarebbe del tutto gratuito per i cittadini. Il primo cittadino invita ad effettuare “anche tramite le Imprese Funebri, un piano di informazione presso le famiglie dei defunti che alla data di emissione della presente sono in attesa di sepoltura per inumazione o per loculo/nicchia in concessione, affinché sia incentivato il ricorso alla cremazione gratuita degli stessi”.

Tale servizio comprende “prelievo e trasporto del feretro al tempio crematorio di Misterbianco, secondo date prestabilite dall’Amministrazione previamente comunicate alla famiglia, effettuazione della cremazione, consegna delle ceneri in urna fornita dall’Amministrazione presso gli uffici del cimitero di S. Maria dei Rotoli e, su richiesta, video relativo alle operazioni di cremazione”. Inoltre si chiarisce che “per le famiglie che abbiano già effettuato il versamento della tariffa di inumazione, questa sarà restituita entro 12 mesi previa presentazione di domanda di rimborso”.

Lavori al forno crematorio

Per poter usufruire del servizio “gli interessati dovranno presentare regolare domanda di cremazione ai sensi delle vigente normativa in materia presso gli uffici attualmente siti in via Astorino ovvero on line”. Una mossa da parte dell’amministrazione comunale per cercare di ridurre le salme in attesa da tempo di sepoltura. Intanto i lavori al forno crematorio continuano, gli operai stanno lavorando sia all’esterno sia all’interno e sembra che manchi sempre meno per riavere il forno crematorio del camposanto attivo. 

Nuovo forno crematorio, si attende il progetto esecutivo 

Per il nuovo forno crematorio del cimitero Santa Maria dei Rotoli bisogna ancora attendere. Si sta cercando di definire la fase burocratica, che come avviene spesso in altre situazioni, rallenta tutte le operazioni. Per l’inizio dei lavori si attende la valutazione del progetto esecutivo consegnato alla fine di febbraio. Il sindaco Lagalla ha evidenziato in un’ordinanza commissariale come sia “necessario affidare a professionisti esterni all’amministrazione comunale il servizio di Verifica del
Progetto Esecutivo”. Si cercano tre profili: un ingegnere strutturista, un ingegnere impiantista e un architetto. La selezione avverrà mediante il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (M.E.P.A.). Una volta iniziati, i lavori dovrebbero concludersi entro due anni.

Struttura vecchia che necessita di manutenzione

Sicuramente tra i problemi che riguardano il cimitero dei Rotoli c’è quello della manutenzione. E quando si ci mette il brutto tempo la situazione non può che peggiorare. Come testimoniano le immagini, il forte vento di questi giorni ha abbattuto alcune pareti di sepolture mandandoli in frantumi. Le tendostrutture sono dilaniate sia dall’incuria che anche a causa del maltempo, in una di esse si è anche staccata parte della struttura che la regge. All’interno di una cappella è crollato il soffitto, qualche settimana fa a causa del maltempo si era verificato un crollo al tempietto di una sepoltura. 

Sono diverse le zone del camposanto che meriterebbero maggiori attenzioni e lavori, ma l’impressione è che la forza lavoro sia sempre meno. L’attuale amministrazione comunale ha preso un impegno che dovrà a tutti i costi cercare di rispettare: un’emergenza come quella delle sepolture in una città come Palermo non si può più accettare.

Forno crematorio out da tre anni, “una vergogna di cui tutti siamo responsabili”

“Tre anni da quando il forno crematorio di Palermo non funziona, cittadini costretti ad andare addirittura in Calabria o nella Sicilia orientale – afferma il consigliere comunale Antonino Randazzo a Palermo Live -. Una vergogna tutta della nostra città, siamo tutti responsabili. Ci auguriamo che con questo commissariamento si possa uscire da questa grave emergenza cimiteriale. Noi come Movimento Cinque Stelle faremo la nostra parte: abbiamo già dato indicazioni su come utilizzare dei fondi per ampliare ii cimitero, ma ci opponiamo a sacrificare aree come quelle di Vergine Maria dove i cittadini aspettano di avere parcheggi o zone destinate ai bambini in quei luoghi confiscati alla mafia”.

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