I russi all’attacco di un’altra centrale nucleare: preoccupazione nel mondo

Dopo che le forze di Mosca hanno conquistato l’impianto di Zaporizhzhia, c’è un’altra centrale nucleare nel mirino dei russi. Zelensky: «Terrorismo nucleare»

Dopo che i russi hanno intensificato gli attacchi su tutti i fronti, la situazione in quasi tutte le città dell’Ucraina è sempre più drammatica. A Kiev truppe regolari e volontari hanno piazzato barricate ovunque per cercare di contrastare l’avanzata delle truppe di Mosca. A Mariupol 400 mila civili sono intrappolati senza acqua, senza viveri né riscaldamento. E l’esercito di Putin continua a rivolgere la sua attenzione verso le centrali nucleari. Infatti, dopo aver preso il controllo del sito nucleare di Chernobyl lo scorso 24 febbraio, ieri notte ha occupato anche il territorio in cui sorge la seconda centrale di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa.

ALL’ATTACCO DI UN’ALTRA CENTRALE NUCLEARE

Ed è notizia di stanotte che le forze russe si stanno pericolosamente avvicinando ad un’altra grande centrale nucleare dell’Ucraina. L’ambasciatrice statunitense alle Nazioni Unite Linda Thomas-Greenfield ha detto alla Cnn che sono a 20 miglia da una centrale non ha nominato l’impianto. Secondo Energoatom, l’organismo di supervisione delle centrali nucleari ucraine, dopo Zaporizhzhia nel mirino di Mosca c’è il secondo impianto nucleare più grande del paese, in termini di capacità di generazione di energia. Dovrebbe essere la centrale nucleare di Yuzhnoukrainsk, sempre nell’Ucraina meridionale.

STRATEGIA PERICOLOSA

Nicola Armaroli del Cnr ha spiegato:“C’è sicuramente una strategia nell’attaccare una centrale nucleare. Il fatto stesso che appena entrati in Ucraina i russi abbiamo raggiunto Chernobyl è servito a lanciare una sorta di messaggio psicologico, come un ricatto: ‘Siamo una potenza nucleare, tenetevi alla larga da noi’. Spegnere queste centrali creerebbe inoltre un altro problema. Forniscono più del 50 per cento dell’elettricità del paese, che quindi rimarrebbe parzialmente al buio e al freddo”. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha esortato Mosca a interrompere le sue attività militari intorno ai siti nucleari, mentre il primo ministro canadese Justin Trudeau ha affermato che gli “orribili attacchi alle centrali nucleari” dalla Russia “devono cessare immediatamente”.

LE PREOCCUPAZIONI DELL’OCCIDENTE E DELL’UCRAINA

Ma intanto è proprio la presa di questi siti a preoccupare l’Occidente per gli effetti devastanti che potrebbero produrre. Dopo il bombardamento nell’area della centrale di Zaporizhzhia, il presidente ucraino Zelensky ha accusato la Russia di ricorrere al “terrorismo nucleare”, e ha chiesto “un’azione europea immediata per impedire che l’Europa muoia per un disastro nucleare”. In un video diffuso dalla presidenza ucraina, Zelensky ha detto: “Nessun altro Paese ha mai attaccato centrali nucleari. Questa è la prima volta nella nostra storia, la prima volta nella storia dell’umanità. Questo stato terrorista sta ora ricorrendo al terrore nucleare”