I russi: «Se Finlandia e Svezia nella Nato, risponderemo alla minaccia»

Tra pochi giorni Finlandia e Svezia annunceranno la richiesta di adesione alla Nato. Possibili ritorsioni dalla Russia, sia politiche che militari

Con la guerra in Ucraina, l’obbiettivo della Russia era quello di scongiurare l’allargamento della frontiera della Nato ai suoi confini. Ma l’effetto ottenuto pare sia l’opposto.  Dopo l’avvio della cosiddetta “operazione militare speciale”, Svezia e Finlandia hanno deciso di abbandonare la loro tradizionale neutralità. e stanno per annunciare ufficialmente la loro candidatura a membri dell’Alleanza Atlantica. La Finlandia, addirittura, romperà gli indugi domenica, quindi fra tre giorni farà la sua richiesta ufficiale. La prima ministra Sanna Marin e il capo dello Stato Sauli Niinisto hanno rilasciato ieri una dichiarazione congiunta per confermare  una decisione che, comunque,   era nell’aria già da tempo. Infatti la Finlandia a febbraio ha acquistato 64 Jet F35, per 9,4 miliardi di dollari. Il conflitto in Ucraina ha solo accelerato questo processo. Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, ha fatto sapere che quando la Finlandia “deciderà di chiedere di aderire alla Nato, sarà accolta calorosamente” nell’Alleanza e “il processo di adesione sarà fluido e rapido”.

A BREVE ANCHE LA SVEZIA NELLA NATO. LA RISPOSTA DI MOSCA

Anche la Svezia sta per ufficializzare la sua volontà di diventare un membro della Nato. Quasi certamente presenterà la sua candidatura alla  lunedì, dopo un consiglio straordinario dei ministri. Entrambi i Paesi della penisola scandinava hanno scelto di accelerare la procedura, senza attendere il vertice Nato che si terrà a fine giugno a Madrid. Ritengono che più lunga sarà l’attesa, più tempo  resteranno esposte a rappresaglie russe, in particolare attacchi informatici.
Per il Cremlino la mossa delle due nazioni è una «minaccia per Mosca».  Ed ha annunciato «ritorsioni e contromisure militari». La portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha chiarito subito che l’adesione delle due nazioni alla Nato avrebbe avuto “gravi conseguenze militari e politiche che richiederebbero al nostro Paese di adottare misure reciproche”. Più esplicito era stato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev. Lo scorso 14 aprile aveva avvertito che, nell’eventualità di un ingresso di Stoccolma e Helsinki nell’Alleanza Atlantica, sarebbero state schierate testate nucleari russe nel Mar Baltico, dove Mosca controlla l’exclave di Kaliningrad, strappata alla Germania nazista dopo la Seconda Guerra Mondiale.  Intanto, è molto probabile che già da oggi la Russia sospenda  l’erogazione del gas verso la nazione finnica. La quasi totalità del gas utilizzato in Finlandia proviene dalla Gazprom. Comunque il Paese fa  un uso piuttosto modesto di gas, utilizzando soprattutto energie rinnovabili e nucleare.

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