I sigilli al Solemar e il ricorso vinto, i titolari del beach club all’Addaura: “Abbiamo tutte le autorizzazioni”

Solemar

I titolari del Solemar, il beach club all’Addaura finito al centro della cronaca nei giorni scorsi per l’apposizione di sigilli da parte della polizia municipale, hanno presentato ricorso, assistiti dagli avvocati Mario Bellavista e Fausta Catalano dello studio legale Giambrone & Partners, ottenendo la riapertura del locale. Con un comunicato ufficiale, hanno pertanto reso noto che il sequestro operato dai vigili urbani è stato di fatto ritenuto illegittimo dal Pubblico Ministero che, poche ore dopo avere ricevuto copia del Verbale di Sequestro e la memoria dei nostri avvocati, ha immediatamente decretato la rimozione dei sigilli e la riapertura del locale”.

“Risulta quantomeno singolare che il Verbale di Sequestro, ancor prima di essere trasmesso in Procura per la convalida del Pubblico Ministero, e salvo il vaglio del Giudice – proseguono – sia stato riportato dalla stampa locale (assumendo un rilievo mediatico anche a livello nazionale) alle ore 15.43 di sabato 06 Luglio 2024 dando massimo risalto ad una serie di notizie false”.

“Il Pubblico Ministero, invece, valutati i fatti ed esaminati i documenti, con provvedimento del 08.07.2024 (ovvero poche ore dopo avere ricevuto la documentazione da parte dei Vigili), disattendeva le argomentazioni poste a fondamento del verbale di sequestro e disponeva l’immediato dissequestro del locale con conseguente rimozione dei sigilli lo stesso giorno. In particolare si precisa che le informazioni pubblicate sulla stampa non hanno tenuto conto del fatto che la pedana del Solemar è stata regolarmente autorizzata con concessione demaniale del 2006. All’atto del controllo, abbiamo altresì fornito la seguente documentazione:

  1. Certificato di idoneità statica della pedana
  2. Relazione descrittiva e calcoli strutturali della pedana
  3. Autorizzazione antisismica della pedana
  4. Collaudo della struttura della pedana da cui si evidenzia una capienza massima di 696 persone, circostanza che smentisce quanto dichiarato dal comandante della polizia municipale, ovvero che le asserite mancanze documentali avrebbero “esposto in pericolo la pubblica incolumità”.

“Il locale – spiegano ancora i titolari – è inoltre regolarmente autorizzato con licenza per spettacoli e intrattenimenti rilasciata dal SUAP del Comune di Palermo. Al momento del controllo (ore 00.30 di sabato 06 Luglio 2024) erano presenti nella pedana destinata all’area di ballo un numero di ospiti pari a circa 178, di molto inferiore rispetto a quanto descritto dagli organi di stampa (600 ospiti) come si può facilmente notare dalla fotografia dello stato dei luoghi scattata alle ore 00.22 di tale data. Abbiamo messo a disposizione dell’autorità giudiziaria una perizia tecnica a dimostrazione del fatto che non vi fossero più di 190 clienti in pedana al momento del controllo”.

“Si precisa inoltre che, al momento del dissequestro e della rimozione dei sigilli in data 08 Luglio 2024, i Vigili hanno misurato per la prima volta la pedana ed hanno constatato che la stessa ha una dimensione di circa 100 mq., ben inferiore rispetto ai 400mq indicati dagli organi di stampa. Si rileva, per l’ennesima volta, che il Solemar ha le necessarie autorizzazioni per svolgere ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE E SOMMINISTRAZIONE BEVANDE, ATTIVITÀ DI STABILIMENTO BALNEARE ED HA ALTRESÌ UNA LICENZA PER SPETTACOLI E TRATTENIMENTI (sulle quali attività nessun effetto claudicante può essere attribuito al verbale di sequestro, peraltro mai convalidato e del tutto superato sul punto dal provvedimento giudiziale del PM)”.

“Al Solemar – conclude la nota – abbiamo una programmazione artistica di primissimo livello e siamo fiduciosi di potere continuare a far divertire i palermitani e i turisti per continuare ad essere uno dei beach club più belli della costiera palermitana”.

CONTINUA A LEGGERE