MotoGP, Andrea Iannone sospeso 4 anni per doping
A novembre 2019 Iannone era risultato positivo al drostanolone, sostanza dopante presente nei prodotti alimentari
Il pilota di Motogp Andrea Iannone sospeso 4 anni per doping. Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha emesso la sentenza, la sanzione ricorre dal 17 dicembre 2019.
Tutti i risultati ottenuti da Iannone dal novembre 2019 sono da considerarsi non validi, quindi di conseguenza il pilota perde punti, premi e medaglie.
LA VICENDA
Nel novembre 2019, Iannone era risultato positivo al drostanolone; questa sostanza dopante viene da una contaminazione alimentare. Nel caso del pilota italiano è da ricondurre a una carne mangiata il giorno prima del Gran Premio della Malesia.
Nella prima sentenza Iannone ha subito una condanna di 18 mesi che sarebbero scaduti il 16 giugno 2021. Il pilota italiano a ottobre aveva presentato appello al Tas contro la squalifica di un anno e sei mesi, ma il Cas (Court of Arbitration for Sport) lo ha respinto. Accolta, invece, la richiesta della Wada (Agenzia Mondiale anti doping) con l’inasprimento della squalifica a Iannone fino a quattro anni.
IL COMMENTO DEL PILOTA SU INSTAGRAM
“Oggi ho subito la più grande ingiustizia che potessi ricevere. Mi hanno strappato il cuore, separandomi dal mio grande amore. Le motivazioni sono prive di senso logico e con dati di fatto sbagliati. Per questo ci sarà luogo e tempo opportuni… Perché di certo non mi arrendo. Sapevo di affrontare i poteri forti, ma speravo. Speravo nell’onestà intellettuale e nell’affermazione della giustizia. In questo momento soffro come di più non potrei. Ma chi ha cercato di distruggere la mia vita, presto capirà quanta forza ho dentro il cuore. La forza dell’innocenza e soprattutto… la coscienza pulita. Una sentenza può modificare gli eventi, ma non l’uomo”. Questo il commento del pilota dell’Aprilia Andrea Iannone.
Il pilota italiano potrà tornare a correre a fine del 2023, quando avrà 34 anni. La sua carriera è compromessa.