È andato in scena, non a caso, il 25 novembre scorso, presso il cine teatro Lux di Palermo, il testo teatrale “Ignare” che l’attrice e regista Lucia Incarbona ha liberamente tratto dall’omonima novella di Pirandello.
Una “novella scandalosa” come fu definita nel 1912, quando uscì per la prima volta nella raccolta “Terzetti”, prima di essere ritirata, per tornare alle stampe solo 16 anni dopo, all’interno della raccolta “Il viaggio”.
Ignare racconta dell’efferata violenza carnale subita da quattro suore durante una missione nell’isola di Creta. Suore che successivamente trovano rifugio in una grande villa solitaria, dove ad accudirle ci sarà Rosaria, moglie del custode, incinta. “Ho cercato di lavorare al copione a piccoli passi e con molta attenzione per il rispetto che si deve a un gigante della letteratura – afferma Lucia Incarbona – cercando di estrarre dalla breve novella una struttura narrativa diversa, capace di descrivere al meglio le protagoniste. Ho cominciato a vederle – prosegue la regista – a immaginare la loro storia. Poi ho cominciato a delineare la figura della madre superiore, anche lei vittima di stupro e infine la figura di Rosaria, madre, moglie, e figlia data in sposa al custode della “Grangia”, questo luogo rarefatto dove tutta la scena si svolge. Ho voluto mettere in mostra la quotidianità di cinque donne diverse, cinque giovani suore che custodiscono in loro tutta la forza e la tenerezza dell’essere femminile con tutto il dolore, la tristezza, i dubbi, le paure che le contraddistinguono.”
“Dallo studio della novella – conclude Lucia Incarbona – è uscito fuori un testo teatrale in due atti che vuole essere un contributo alla riflessione e all’educazione contro ogni forma di violenza sulle donne. Bisognerebbe putare di più sulle attività teatrali anche nelle scuole. Credo in fatti che il teatro possa essere un ottimo mezzo per stimolare e canalizzare empatie e sentimenti positivi, perché attraverso la recitazione si lavora non solo sul gruppo ma anche sull’io”.
A collaborare con la regista nel portare in scena “Ignare”, oltre all’associazione Incanto di Iris diverse altre associazioni fra cui le Pleiadi Alcamo, Arci Pasol Partinico, Trinacria Elix società cooperativa sociale Palermo, ma anche CPO ferroviarie dello Stato, il Telefono Amico Palermo e Panormos officina artistica Palermo.
“È stato un onore partecipare all’evento organizzato dalla dottoressa Lucia Incarbona, e dalle associazioni con cui collabora, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne” afferma Martina Del Bosco, presidente della cooperativa Sambaia che, con la cooperativa Trinacria, fa parte della rete antiviolenza territoriale Amorù.
“Disponiamo di due centri antiviolenza situati a Palermo e Bagheria, e di una struttura di accoglienza a indirizzo segreto per donne vittime di violenza con o senza figli minori. Il nostro obiettivo – prosegue Martina del Bosco – è il contrasto alla violenza di genere e domestica in tutte le sue sfaccettature; violenza fisica, violenza psicologica, violenza sociale e violenza economica. Il nostro centro antiviolenza offre servizi di consulenza psicologica, sociale e legale totalmente gratuiti alle donne che in maniera volontaria chiedono aiuto e supporto. Bisogna lavorare alla prevenzione e all’informazione sul tema della violenza di genere. Il nostro motto è: “Uniamoci per dar voce al silenzio che uccide”. Quindi di violenza di genere bisogna parlarne, sempre, e con tutti gli strumenti, anche con quello molto efficace del teatro” conclude la presidente Martina Del Bosco con le assistenti sociali Laura Del Bosco, Giulia Cusano.