Il bollo auto è pagato, ma il Fisco non lo sa: per i siciliani una pioggia di cartelle esattoriali
Stanno arrivando centinaia di migliaia di cartelle esattoriali a cittadini che hanno già pagato il bollo auto. I numeri da chiamare per le rettifiche
Moltissimi contribuenti siciliani che nei mesi scorsi hanno usufruito della cosiddetta sanatoria dei bolli arretrati stanno ricevendo cartelle esattoriali inviate dall’Agenzia delle Entrate. Ancora non c’è un numero preciso, ma le prime stime indicano che ad almeno 200mila, forse anche 300mila siciliani, sarebbero arrivate negli ultimi giorni cartelle esattoriali o semplici avvisi di pagamento per il bollo auto degli anni scorsi. In moltissimi casi si tratta di errori della Regione e dell’Agenzia delle Entrate. Vengono infatti chiamati a versare di nuovo la tassa soprattutto coloro che hanno usufruito della sanatoria varata dal governo e che, quindi, hanno già pagato. Probabilmente gli avvisi continueranno ad arrivare anche nei prossimi giorni.
Bollo auto, mancata comunicazione all’Agenzia delle Entrate e all’Aci
In pratica si tratta di un clamoroso autogol, seppure riparabile, dovuto a un problema di comunicazione fra piattaforme informatiche. Moltissime delle notifiche inviate dall’Agenzia delle Entrate sono state recapitate a contribuenti che nei mesi scorsi hanno usufruito della cosiddetta sanatoria dei bolli arretrati, ossia a coloro che a partire dal 2016 non avevano pagato il bollo e che, sfruttando una legge della Regione, hanno potuto autodenunciarsi e versare solo la tassa senza sanzioni e interessi. Il caos è scoppiato perché i pagamenti li ha registrati solo la Regione, mentre lo stesso non è avvenuto da parte dell’Agenzia delle Entrate e dell’Aci, ai quali ancora non risulta che i contribuenti si sono messi in regola.
E così sono partite le cartelle esattoriali. Il dipartimento Finanze dell’assessorato all’Economia, guidato da Silvio Cuffaro, è stato sommerso da richieste di rettifica da parte dei contribuenti. “Chi ha pagato e quindi è in regola non deve fare assolutamente nulla – dichiarano dall’ufficio, come riporta il Giornale di Sicilia -. È sufficiente comunicare a noi del dipartimento Finanze che il pagamento è stato effettuato regolarmente. Poi, attingendo alle nostre banche dati, una volta verificato che è tutto è in regola possiamo cancellare la cartella o l’avviso di pagamento. Possiamo fare, quindi, ciò che in gergo si chiama sgravio”.
Come avere lo sgravio
I numeri da chiamare per la rettifica sono i seguenti: 091-7076556. 091-7076835. 091-7076570, 091-7076617. La Regione ha anche detto che non è da escludere che nei prossimi giorni continuino ad arrivare cartelle esattoriali o semplici avvisi di pagamento errati. Un bilancio sui numeri di questo caos potrà essere fatto solo fra qualche settimana. Ma è certo che l’invio di queste cartelle rappresenta uno spreco di risorse pubbliche. Ogni invio da parte dell’Agenzia delle Entrate ha infatti un costo di circa 6 euro che normalmente è a carico del contribuente. Quando avvengono gli sgravi, tuttavia, questi 6 euro non verranno mai incassati dall’agente della riscossione e si trasformeranno quindi in un buco. Tanto più ingente, quanto maggiore sarà il numero di destinatari delle cartelle errate.
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