Il caro energia spinge i prezzi: stangata di 1.480 euro a famiglia

L’aumento del prezzo dell’energia e quello delle bollette ha influito sui listini al dettaglio. Moltissimi prodotti e servizi a gennaio hanno registrato aumenti, anche a due cifre

energia elettrica

Gli italiani sono doppiamente colpiti dal caro energia. Da una parte per i consumi domestici con l’aumento incontenibile del costo delle bollette di luce e gas. Ma pesa notevolmente anche l’acquisto di beni, con i prezzi aumentati proprio a causa di questi rincari. Come detto, secondo Assoutenti di questo passo si prospetta una maxi-stangata da 38,5 miliardi per le tasche delle famiglie. Circa una settimana fa l’Associazione aveva segnalato che il prezzo della benzina alla pompa, abbondantemente sopra quota 1,80 euro al litro in tutta Italia. Ma anche quello del del gasolio. Entrambi non raggiungevano livelli così alti dal 2013. L’aumento del prezzo dell’energia è legato essenzialmente a due eventi: la crescita dei prezzi dell’energia elettrica e del gas naturale sul mercato all’ingrosso e l’aumento del costo dei permessi di emissione di CO2 all’interno del sistema europeo ETS.

PREZZI AUMENTATI PER L’AUMENTO DEI COSTI

Sono numerosissimi i comparti che nell’ultimo periodo hanno visto salire vertiginosamente i listini al pubblico. Dagli alimentari ai fiori, passando per mobili, apparecchi per la casa, trasporti, ristoranti, viaggi e strutture ricettive. Lo ha rilevato un report realizzato da Assoutenti. Il presidente Furio Truzzi ha spiegato: «Gli aumenti delle bollette di luce e gas scattati a gennaio hanno comportato un aumento dei costi in capo a imprese, attività ed esercizi commerciali, costi che vengono scaricati sui consumatori finali attraverso i prezzi al dettaglio e che potrebbero determinare di questo passo una maxi-stangata da 38,5 miliardi di euro sulle tasche delle famiglie». Ed ha concluso dicendo: «Con l’attuale livello dei prezzi ogni singola famiglia, a parità di consumi annui, deve mettere in conto una maggiore spesa di circa 1.480 euro».