Il centralino dell’Amap preso d’assalto dagli utenti morosi nel panico
Per l’Amap la situazione è insostenibile, ma di certo si tratta di una questione spinosa. Ci sono stati interventi del sindaco Lagalla e del Sunia
Da ieri mattina, dopo la notizia che l’Amap ha pronto un piano per staccare l’erogazione a cinquemila utenze morose, per iniziare, il centralino dell’azienda di via Volturno è stato letteralmente assediato dalle chiamate. Come scrive il Giornale di Sicilia, in tanti hanno telefonato per chiedere delucidazioni: utenti, politici, consiglieri comunali, amministratori di condominio e avvocati. Volevano saperne di più sulla strategia che intende seguire l’azienda per stanare i morosi. Già si sa che l’Amap inizierà martedì prossimo, staccando l’erogazione a un condominio con 60 appartamenti. L’azienda guidata dall’ingegnere Alessandro Di Martino ha comunque precisato che il loro fine non è quello di staccare l’acqua alla gente, ma di farla pagare. Per questo sarà data ogni forma di aiuto possibile. A cominciare dalla possibilità di chiedere la rateizzazione per evitare il blocco dell’erogazione e quindi aiutare che si trova in difficoltà.
L’INTERVENTO DEL SINDACO LAGALLA
Si tratta senza dubbio di una questione spinosa, sulla quale è intervenuto il sindaco Lagalla: «L’autononoma iniziativa dell’Amap ─ ha detto ─ va nella direzione di un’equa distribuzlone dei diritti e dei doveri civici. Da un lato l’obbligo della pubblica amministrazione di erogare servizi efficaci ed efficienti, e dall’altro il dovere dei cinadini di contribuire, proporzionalmente al loro reddito ed ai consumi, al mantenimento dello stesso servizio».
L’APPELLO DEL SUNIA
Il Sunia, il sindacato degli inquilini, in una nota inviata all’amministratore unico dell’Amap ha espresso preoccupazione per il progetto di recupero delle utenze morose. Il segretario Zaher Darwish ha scritto: «Pur nella condivisione dell’esigenza di risanamento dei bilanci dell’azienda, riteniamo che la scelta dei tempi sia a dir poco inopportuna. In questo momento, è notorio che le ripercussioni della guerra in Ucraina sull’aumento esponenziale dei costi dell’energia sta provocando effetti devastanti e per le aziende e per tantissime famiglie». Il Sunia di Palermo pertanto si appella alla direzione aziendale Amap e al sindaco affinché siano adottate «tutte le misure utili a salvaguardare un bisogno vitale e un diritto come l’acqua potabile per tutte le famiglie, in particolare modo quelle con disagio socio economico».