L’inizio dell’autunno si percepisce, per le vie della città di Palermo, quando si vedono comparire i fumi bianchi che escono dalle braciere dei castagnari, agli angoli delle strade. Le castagne sono una tentazione a cui è impossibile resistere, che fa venire l’acquolina in bocca a grandi e piccini.
Le castagne, cucinate nelle fornacelle dei castagnari, sempre avvolte da un fumo bianco profumato, sono sinonimo di autunno e tradizione. Per le strade della città, infatti, è impossibile resistere alla tentazione di acquistare il tradizionale “coppu ri castagne”. Oggi, il tipico coppo, un cono realizzato con carta riciclata, è entrato a pieno titolo tra i piatti dello street food palermitano. L’aggiunta del sale grosso in cottura, direttamente all’interno del braciere, regala il classico colore bianco che si unisce alla morbida castagna e crea l’equilibrio dolce-salato inconfondibile.
L’appuntamento dal castagnaro è un incontro che coinvolge tutti i sensi a cui è impossibile mancare. La voce del castagnaro attira l’udito, il fumo bianco attrae lo sguardo, il profumo stuzzica l’olfatto, il calore della buccia riscalda le mani, la morbidezza e il gusto esaltano le papille gustative.
Per intere generazioni, le castagne sono state un alimento sostitutivo dei cereali, sia per il loro basso costo sia per il loro eccezionale apporto nutritivo. Infatti, molte popolazioni montane, nei periodi di carestia, preparavano piatti a base di castagne per ottenere un pasto nutriente e sostanzioso.
Le proprietà nutrizionali della castagna sono importanti in quanto è ricca di carboidrati complessi, simili a quelli dei cereali e del pane integrale, proteine e lipidi.
Le castagne sono un frutto autunnale che è possibile reperire da metà settembre fino alla fine dell’anno. Oltre alle tipiche caldarroste cucinate nel braciere, si possono creare fantasiose ricette in cucina, sia salate sia dolci. È possibile raccogliere le castagne nella provincia di Palermo tra i boschi di Rocca Busambra, nel parco della Ficuzza.