Il freddo è arrivato in anticipo, ecco quando possiamo accendere i caloriferi: multe fino a 3.000€ per chi sbaglia | Segna la data sul calendario
L’inverno è ormai alle porte e tra qualche settimana gli impianti di riscaldamento saranno accesi. Attenzione però al rischio multa
La lunga e caldissima estate di un 2024 che si avvia alla conclusione è ormai solo un ricordo. Nella seconda metà di settembre, soprattutto nel centro nord, le temperature hanno subito un rapido e brusco calo con le conseguenze che si possono facilmente immaginare.
Nelle regioni alpine è arrivata addirittura la neve, un brutale preannuncio della stagione autunnale che sta conquistando rapidamente tutto il nostro Paese. La prima e più diretta conseguenza di questo repentino mutamento di clima e temperature è l’accensione degli impianti di riscaldamento.
A tal proposito è doveroso sottolineare come la decisione relativa al giorno in cui far partire gli impianti di riscaldamento condominiale spetti ai singoli Comuni. E proprio a tal proposito una chiara presa di posizione, ad oggi, non è stata ancora presa.
Ciò detto esiste una norma che disciplina la gestione di questa delicata materia, si tratta del decreto del Presidente della Repubblica del 16 aprile 2013 che indica con una certa precisione le date di accensione e di spegnimento degli impianti. A segnare la differenza è la zona climatica.
Il freddo è arrivato, si accendono gli impianti di riscaldamento: occhio alle differenze
Come accennato in precedenza sono i Comuni a decidere quando e come far partire i riscaldamenti: ne consegue che esistano differenze, anche corpose, tra le diverse aree geografiche. Pertanto ogni amministrazione locale può arrogarsi il diritto di concedere deroghe in base alle condizioni climatiche.
Per fare un esempio pratico, se le temperature si mantengono tiepide più a lungo del previsto il sindaco può posticipare la data di accensione degli impianti. Allo stesso modo se il caldo tarda a farsi sentire può posticiparne la data di spegnimento.
Il freddo è arrivato, le multe sono dietro l’angolo: guai a commette errori
È necessario poi ricordare come per tutti coloro che violino le regola e la normativa vigente sono previste pesanti sanzioni economiche: si va da un minimo di 500 euro a un massimo di 3 mila euro, come previsto da una specifica direttiva dell’Unione europea.
Esistono infine altre multe previste dal regolamento condominiale per un massimo di 200 euro a violazione che aumentano a 800 euro in caso di recidiva. Insomma, l’accensione dei riscaldamenti si avvicina ma è bene farlo con grande attenzione.