Un breve inseguimento e infine l’arresto a Ballarò. È quanto accaduto nelle scorse ore a Palermo dove la polizia ha arrestato un cittadino straniero 35enne – A. S. le sue iniziali – e una 26enne italiana, K.S., entrambi ritenuti responsabili di furto aggravato in concorso e ricettazione.
Tutto ha avuto inizio dalla segnalazione giunta a un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che si trovava in transito su via Roma. La Sala Operativa segnalava un furto di capi d’abbigliamento, appena perpetrato, nella vicina via Cavour. Un uomo e una donna, di cui si fornivano dettagliate descrizioni, avevano fatto ingresso nel negozio e, dopo essersi appropriati di cinque capi d’abbigliamento, erano fuggiti a bordo di un motociclo Kimco Agility in direzione via Roma.
Intercettato lo scooter, gli agenti sono riusciti a bloccarli, dopo un breve inseguimento, in piazza Ballarò. L’uomo e la donna, perfettamente corrispondenti alle descrizioni ricevute via radio, sono stati sottoposti a perquisizione personale: nello zaino di lei è stata rinvenuta la refurtiva (un jeans e quattro giubbotti), nonché 24 dosi in involucri termosaldati di sostanza stupefacente del tipo crack. Nella tasca del pantalone dello straniero gli agenti hanno invece rinvenuto un coltello multiuso.
Sequestrati droga e coltello, la refurtiva è stata riconosciuta e riconsegnata al responsabile dell’esercizio commerciale. I successivi accertamenti effettuati sui due fermati hanno consentito di appurare che l’uomo è destinatario di un provvedimento di rintraccio per la sottoposizione a una misura di sicurezza, mentre la donna è risultata essere in atto sottoposta alla misura di prevenzione personale dell’avviso orale emesso dal Questore di Palermo.
A.S. e K.S. sono stati pertanto arrestati nella flagranza del reato di furto aggravato in concorso. Entrambi sono stati denunciati a piede libero per il reato di ricettazione, essendo risultato rubato lo scooter (poi riconsegnato al legittimo proprietario) su cui viaggiavano al momento del controllo. K.S. dovrà, inoltre, rispondere del reato detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Giova precisare che la responsabilità penale delle condotte elencate sarà definita solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.