Il governo tira dritto: Green pass per gli statali e forse per i privati

Domani per il Green pass il decreto in Consiglio dei ministri, dopo gli incontri con i capidelegazione dei partiti e i governatori

sconosciuta

Palazzo Chigi starebbe puntando all’estensione del Green pass non solo al settore pubblico, ma anche a quello privato. Le parole del presidente del Consiglio Mario Draghi che ha spiegato la linea del Governo nei suoi prossimi adempimenti sono chiare: «Le cose vano fatte perché si devono fare, non per avere un risultato immediato». Lo ha detto parlando di adempimenti necessari per contrastare il virus, e, soprattutto per tornare alla normalità. E con riferimento al “super Green pass”, che domani approderà in Consiglio dei ministri, dopo gli incontri con i capidelegazione dei partiti nell’esecutivo e i governatori. Il provvedimento riguarderà tutti i lavoratori della pubblica amministrazione, delle società partecipate dallo Stato, per i tribunali, per gli organi costituzionali. Forse verrà esteso anche a coloro che lavorano per la sicurezza, come la polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco, la guardia di finanza. Comunque, sul fatto che il certificato verde sarà obbligatorio per i dipendenti del settore pubblico non c’è ormai alcun dubbio. Secondo fonti di Governo, è molto probabile l’inserimento dell’obbligo anche per i privati che lavorano in quei settori in cui il cliente ha l’obbligo di esibire il Green pass. Quindi ristorazione, bar, trasporti di lunga percorrenza, cinema, teatri e palestre, per dirne alcuni.

PROBABILE L’ESTENSIONE SENZA GRADUALITÀ. OBBLIGO DA METÀ OTTOBRE

Il Governo starebbe lavorando per l’estensione del super Green pass a tutti i lavoratori, senza la gradualità di cui si era recentemente parlato. Inserendo in un unico decreto tutti i settori del lavoro. Perché, viene spiegato, è molto complessa una differenziazione fra pubblico e privato. I die settori si incrociano e compenetrano, e tracciare in poche ore delle linee nette che possano identificare ciò che è pubblico e ciò che è privato non è impresa facile. In ogni caso l’obbligo partirà alla metà di ottobre, per dare il tempo a chi non ha fatto ancora la prima dose di vaccinarsi. Per coloro che saranno trovati sul luogo di lavoro sprovvisti di certificato verde ci saranno sanzioni severe, pecuniarie e amministrative. Sarà prevista probabilmente una multa che andrà dai 400 ai mille euro. Come avviene attualmente nel mondo della scuola. E non si esclude la sospensione dello stipendio.