Il ministro Bianchi: «Se in classe tutti vaccinati via la mascherina»

Intervenendo in conferenza stampa, ieri il ministro Bianchi ha annunciato che non serviranno le protezioni in classe quando tutti gli alunni saranno immunizzati

scuola

Nella conferenza stampa di ieri pomeriggio a Palazzo Chigi, insieme al presidente del Consiglio Mario Draghi erano presenti anche i ministri Maria Stella Gelmini, Enrico Giovannini, Roberto Speranza e Patrizio Bianchi. Quest’ultimo, in un suo intervento, ha ufficializzato le indiscrezioni dei giorni scorsi sull’uso delle mascherine a scuola. «Le regole a scuola sono quelle del Cts: mascherina, distanziamento e regole di igiene fondamentali ─ ha detto il ministro Bianchi ─. Ma dove ci sono classi di vaccinati, si possono togliere le mascherine e si può tornare a sorridere». Così, mentre il premier Draghi parlando con la stampa, ha annunciato che si valuterà l’estensione del Green pass e che si va verso l’obbligo vaccinale, il ministro Bianchi ha parlato delle norme di sicurezza messe in campo per il rientro in classe. Il presidente del Consiglio ha rivendicato l’impegno dell’esecutivo sul fronte scolastico per garantire il rientro in presenza dicendo sinteticamente: «Quest’estate non abbiamo passeggiato».

IL NODO DEI TRASPORTI

Ma c’è un altro nodo che preoccupa l’esecutivo, ed è quello dei trasporti. A questo proposito è intervenuto il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Enrico Giovannini. Ed ha assicurato: «C’è una fortissima collaborazione con le regioni in particolare sul trasporto pubblico locale». Il ministro ha quindi sottolineato che questa «è una sfida difficile. Ed oggi termina la scadenza entro la quale le Regioni e le province autonome ci devono inviare i loro piani per il potenziamento dei servizi». Si tratta di un potenziamento che avviene sulle scelte dei tavoli prefettizi, ha spiegato Giovannini, ricordando che «nel primo semestre, sulla base dei 250 milioni euro che sono stati utilizzati dalle Regioni, c’è stato un potenziamento nelle ore di punta del 15-20% dei servizi, per il secondo semestre il governo ha messo a disposizione 618 milioni di euro, oltre il doppio».

«Quindi ─ ha aggiunto il ministro ─ naturalmente valuteremo questi piani». Ed ha sottolineato che «il decreto approvato oggi chiarisce che i fondi per i servizi aggiuntivi possono essere anche utilizzati per il potenziamento dei controlli. Nei prossimi giorni ci confronteremo con le Regioni su piani inviati per valutare eventuali necessità ulteriori».