Il monito di Musumeci:«Appello inascoltato, al vaglio nuove misure restrittive»

Per il Governatore della Regione scarso il senso di responsabilità dimostrato dai siciliani nel corso dell’estate

Perentorio, determinato ma anche abbastanza arrabbiato è apparso oggi, a Caltanissetta il Presidente della Regione Nello Musumeci che, in merito all’impennata dei contagi in Sicilia ha dichiarato:”Saranno i numeri che ci diranno se dobbiamo chiudere di nuovo tutto”

Non ci sta ed è deluso Musumeci, deluso da quei suoi corregionali tanto ligi durante i 3 mesi di lockdown quanto “leggeri” nel corso di questi caldi mesi estivi. Il rischio di vanificare tutto è concreto, ed è per questo che si deve fare il possibile per evitare un nuovo lockdown che avrebbe esiti nefasti sull’economia già asfittica della Sicilia.

L’APPELLO DI MUSUMECI

“Ho lanciato un appello 15 giorni fa ma, a conti fatti mi pare che non sia stato raccolto. Ragion per cui non escludo che ci possano essere misure ulteriormente restrittive. Nel frattempo sono stati chiusi alcuni esercizi commerciali, pensiamo nei prossimi giorni, con le forze dell’ordine, preposte a questo servizio, di chiuderne altri perché i gestori non impongono ai propri clienti il rispetto delle norme di prevenzione e di cautela. Al tempo stesso rinnovo l’appello a tutti per poterci godere questa estate in relax ma con qualche piccolo sacrificio. La mascherina, il distanziamento, mantenere un metro di distanza, penso che sia il minimo per evitare di fare concorrenza alle Regioni del Nord in termini di coronavirus. Siamo stati così bravi per 3 mesi con la linea della fermezza e del rigore. Credevo di poter avere fiducia nella responsabilità dei siciliani non vorrei ricredermi”.

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