Il nipote di Libero Grassi: “Un passo importante per il Parco, ma restiamo cauti ottimisti” – VIDEO

Dopo anni di attesa e complessi iter burocratici, il Parco Libero Grassi potrà esser finalmente restituito alla comunità. A confermarlo è Alfredo Chiodi, nipote dell’imprenditore ucciso da Cosa Nostra, che insieme alla sua famiglia ha seguito con determinazione ogni passo di questo percorso di rinascita.
Nato per onorare la memoria dell’imprenditore che si ribellò al pizzo nel 1991, il parco è rimasto per troppo tempo in uno stato di abbandono. Ora, grazie a un lungo lavoro di riqualificazione, questo luogo simbolico sarà restituito alla città. “Questo è un momento che stavamo aspettando da moltissimo tempo”, racconta Alfredo. “Purtroppo, nel corso degli anni ci sono stati innumerevoli ritardi, tante pratiche da sbloccare e complessi passaggi burocratici tra Regione e Comune. Noi, come familiari di Libero Grassi e come associazione ‘Parco Libero’, abbiamo seguito questa vicenda con grande attenzione e partecipazione. Oggi proviamo soddisfazione, perché vediamo finalmente i primi risultati del nostro impegno, ma restiamo consapevoli che questo è solo un primo passo e non un punto di arrivo. Siamo soltanto all’inizio”.
Un parco multifunzionale
Alfredo mette in evidenza come la rinascita del Parco Libero Grassi sia stata possibile grazie all’impegno di chi ha creduto in questa causa. “Ogni battaglia ha bisogno di chi si prenda davvero a cuore la situazione. Fortunatamente, all’interno dell’amministrazione abbiamo trovato interlocutori pronti ad ascoltarci e a comprendere le necessità di quest’area. Il nostro scopo è sempre stato quello di realizzare un parco urbano multifunzionale, un valore che arricchisca non solo la comunità locale ma l’intera città.“
L’inizio della bonifica
I lavori di bonifica stanno finalmente per partire e avranno una durata stimata di circa un anno. “L’obiettivo primario è rendere l’area di nuovo agibile, eliminando qualsiasi rischio ambientale legato a inquinamento o instabilità del terreno”, spiega Alfredo. “Solo dopo questa fase potremo procedere alla realizzazione del parco vero e proprio.” L’area interessata copre ben 11 ettari, offrendo quindi enormi possibilità di sviluppo. “È uno spazio gigantesco, che potrebbe trasformarsi in un punto di riferimento per tutta la città”.