«Il precedente governo, stranamente, non era interessato agli uccelli»: bufera su Musumeci

Il presidente della Regione, in occasione della riapertura dei giardini di palazzo d’Orleans, si è lasciato andare a una battuta destinata a scatenare polemiche

Questa mattina il governatore Nello Musumeci ha partecipato ad una cerimonia per la riapertura dei giardini di palazzo d’Orleans, ed ha scoperto una targa. Ha parlato ai giornalisti presenti, ed ha ripercorso l’iter della chiusura del parco pubblico, negato per quattro anni ai palermitani. L’anno scorso l’attuale governo regionale ha chiuso con un accordo il lungo contenzioso in essere con la ditta Lauricella.

LA FRASE OMOFOBA DI MUSUMECI

Durante il suo intervento, il governatore ha infarcito la storia della chiusura della villa con una ironica battuta, condita da un avverbio che induce a pensare possa essere dedicato alla omosessualità dichiarata del suo predecessore Rosario Crocetta. «Il precedente governo ─ ha detto Musumeci ─ “stranamente” non era interessato agli uccelli. Siamo contenti di avere riaperto il parco dove ci sono 350 esemplari di uccelli, 70 specie animali diverse, oltre a pesci e tartarughe che ora sono di proprietà della Regione». Poi ha proseguito, aggiungendo: «Ogni mattina 6 persone terranno in ordine le gabbie e il giardino, gli animali sono curati dall’Istituto zootecnico mentre la flora dal Corpo forestale». Ha anche spiegato che il giardino sarà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19, tranne il lunedì. Ci sarà ingresso libero per due mesi, ma «poi, pensiamo a una tariffa simbolica».

FRASE CHE FA DISCUTERE

Ovviamente la battuta di Musumeci destinata a Crocetta è destinata a fare discutere. C’è chi la definisce una battutaccia da caserma, e chi la censura affermando che non si sente neppure nei peggiori bar. In merito all’esternazione del governatore, Live Sicilia riporta un duro intervento di Claudio Fava: «Il presidente Musumeci soffre di una sindrome zoologica ossessivo-compulsiva: quelli dell’opposizione, per il Sommo, sono “cani che banchettano sui leoni” o, al massimo, “sciacalli che si mettono in mostra”. Adesso tocca anche a Crocetta, capo di un governo “che non amava gli uccelli”. Insomna: fascio e omofobo, il peggio che potesse capitare ai siciliani. Per fortuna siamo all’ultimo giro di boa: tra un anno di Musumeci resterà solo l’eco di queste ridicole invettive».