Il presidente dell’Autorità per l’energia: «Da gennaio luce +50% e gas +40%»
L’annuncio del presidente dell’Autorità per l’energia. Se non ci sarà un intervento del governo sarà una vera mazzata per le famiglie. Si muove la politica
Stefano Besseghini è il presidente dell’Arera, l’Autorità di regolazione per l’Energia reti e Ambiente, l’ente che ogni tre mesi fissa le tariffe. E determina le bollette di famiglie e imprese. Intervenendo a Sportello Italia , una trasmissione di Rai Gr1, ha annunciato quello che tutti tutti temevano. Dal 1° gennaio ci sarà un aumento del 50 per cento per la luce e del 40% per il gas. Il presidente ha detto che questo è un dato che purtroppo tende a consolidarsi. Per cui, se in questa settimana non ci saranno decreti dell’ultimora, la mazzata sarà di quelle toste, forse, nel settore energia, la più grande della storia d’Italia. Il governo, in questi ultimi mesi, ha recuperato quasi 4 miliardi per evitare il salasso nel primo trimestre. Inoltre ha previsto esenzioni o sconti per i nuclei familiari indigenti e quelli dei percettori di reddito di cittadinanza. E le bollette si potranno anche pagare a rate, massimo in 10 mesi. Certo, queste agevolazioni sono qualcosa, ma la stragrande maggioranza degli utenti, soprattutto le imprese, non beneficerà di alcuno sgravio.
LA POLITICA SI STA MUOVENDO
Diverse forze politiche stanno facendo pressioni sul governo per cercare di alleggerire questi gravosi aumenti. Matteo Salvini, parlando a margine di una visita al carcere di San Vittore a Milano, ha sottolineato come «l’altra emergenza a fianco del Covid è quella della luce e del gas. Il governo deve trovare altri soldi per abbattere i costi perché rischia di essere veramente un inverno freddo e buio per tanti, per troppi. Se non si tagliano le tasse sulle bollette ─ ha previsto Salvini ─, molte imprese saranno costrette a chiudere. I lavoratori perderanno il posto, famiglie non si riscalderanno. Sto chiamando gli amministratori delegati di Eni, Enel, Terna». Ed ha aggiunto: «Occorre più gas, smetterla di litigare con la Russia perché ci vanno di mezzo le nostre imprese. Occorre tornare a far ricerca sul nucleare pulito, sano, sicuro, di ultima generazione».