Era un professore precario, senza prospettive di carriera. E così, a malincuore, sette anni fa ha lasciato Palermo per andare ad insegnare a Roma, dove è entrato subito di ruolo. Oggi è fra i 50 migliori professori al mondo. Unico italiano selezionato da Varkey Foundation per il Global Teacher Prize 2021: si tratta di Leonardo Durante, classe 1970, docente di sistemi automatici e controlli presso l’Istituto Tecnico Industriale Enrico Fermi di Roma. Un milione di dollari il premio in palio per il primo classificato. Durante è stato selezionato tra oltre 8 mila colleghi provenienti da 140 Paesi.
“Non ero gratificato in Sicilia, ero un precario e non vedevo un futuro – racconta Durante – così ho scelto a malincuore di partire e ho fatto bene, a Roma sono entrato subito di ruolo. La dirigente dell’istituto nel quale insegno si è fidata di me e i risultati del mio operato si possono vedere sui miei studenti”.
Il professore Durante ha organizzato per i suoi studenti delle lezioni contro il cyberbullismo.
“Giravano notizie su questo argomento da un po’ – spiega il professore – e quindi ho pensato di chiamare la Polizia di stato e organizzare delle lezioni con i ragazzi che hanno apprezzato molto. Talmente tanto che loro stessi hanno fatto proprio l’argomento e ne hanno parlato nel corso di convegni a Roma e anche in teatro”.
Gli studenti dell’istituto Enrico Fermi di Roma hanno lavorato con il professore Durante a un’app sul volontariato.
“È stata una start-up, permette di fare incontrare chi si offre per fare volontariato e le aziende che cercano volontari – spiega Durante -. I miei alunni, nonostante si siano diplomati, hanno continuato ad usare questo strumento per mettersi al servizio di chi ha bisogno”.
Se dovesse vincere il milione di dollari messo in palio da Varkey Foundation, in linea con il suo sentito ruolo di educatore, il professore Durante penserebbe ancora una volta agli studenti.
“In caso di vincita – dice Durante – darei una parte della cifra all’istituto D’acquisto di Bagheria dove in passato mi sono trovato benissimo e colgo l’occasione per ringraziare la dirigente Lucia Bonaffino; una cifra la destinerei alla mia attuale sede di lavoro, l’istituto Enrico Fermi di Roma, e in ultimo farei dieci borse di studio per ragazzi che non possono permettersi di pagare l’università“.