Il sindaco Lagalla: “L’asilo a Brancaccio? Nel 2026. Sarà in memoria a don Pino Puglisi”

L’asilo di Brancaccio si farà, il sogno del beato Pino Puglisi diventerà finalmente realtà. A confermarlo è il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che ha rilasciato un’intervista sul tema al quotidiano Avvenire, che da sempre è stato tra i massimi promotori dell’iniziativa. “Staremo nei termini che prevedono di finire e consegnare tutto entro il 31 dicembre 2026″, promette il primo cittadino palermitano.

Lo scorso marzo l’opera era già stata inserita, grazie al voto del consiglio comunale, nel programma triennale delle opere pubbliche del capoluogo siciliano. Poi il progetto esecutivo della giunta e un “non voto” successivo in Consiglio ha fermato i lavori. Perfino Papa Francesco, nel corso della sua visita a Palermo, nel settembre del 2018 aveva benedetto l’iniziativa in onore di Puglisi, che nel 2013, durante il pontificato di Francesco, è stato beatificato,

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Lagalla, parlando all’Avvenire, sottolinea come sia necessaria la costruzione di luoghi culturali nei quartieri più complicati della città: “Nei quartieri più difficili, salvaguardare la scolarizzazione dei bambini significa fidelizzarli a modelli educativi buoni, arricchendo il profilo formativo e riducendo il potenziale della mafia”.L’ex rettore di Unipa aggiunge: “Chi è libero, grazie alla cultura, correrà di meno il rischio di aggregarsi alla manovalanza mafiosa. Cosa nostra prospera dove c’è la compressione delle libertà. Il sapere è un antidoto al male”.

In merito alla figura di padre Pino Puglisi, che ha sempre avuto a cuore le sorti e il futuro degli abitanti del quartiere Brancaccio, il sindaco racconta: “Non l’ho mai conosciuto personalmente. E’ impossibile non sentire il fascino spirituale della sua figura che ha tracciato la strada di un profondo rinnovamento. Per chi vuole fare la buona politica, padre Puglisi è un traguardo irrinunciabile”.