Datan Pensa, 21anni, il ragazzo che mercoledì 19 ottobre, era a bordo della Suzuki Swift guidata da Chiara Silvestri, 23 anni, è stato ascoltato dal pubblico ministero Erminio Amelio come persona informata dei fatti. L’auto ha travolto e ucciso Francesco Valdiserri, il 18enne che, con un amico, stava camminando su un marciapiede della Cristoforo Colombo. Il 21enne ha messo in fila i ricordi di quella sera, mentre quando è stata interrogata la Silvestri, che era al volante, ha detto di non ricordare niente.
Il 21enne che era nell’auto dell’investitrice, è risultato negativo all’alcol test e al drug-test. È stato rintracciato al telefono dal Messaggero, dopo l’incontro con il pm. «Per me è stato molto doloroso dover ricordare quanto accaduto, ho detto tutto. Mi dispiace infinitamente per quello che è successo, non trovo neanche le parole». Poi ha continuato dicendo: «Sono ancora molto provato. Mi sono reso conto di non poter far niente purtroppo. Chiara non si è distratta, è stato un problema di guida. Io non ho visto il contachilometri, ho capito all’ultimo quanto stava per accadere, e poi ho aperto lo sportello».
Una versione che uguale a quella che il ragazzo ha fornito lunedì al pubblico ministero. Ha detto che stavano percorrendo via Cristoforo Colombo, poi la Silvestri ha realizzato all’ultimo di dover girare, ma nel farlo la sua auto ha perso aderenza con l’asfalto. È finita sul marciapiede. L’incidente sarebbe avvenuto per la velocità e per quella manovra azzardata tentata all’ultimo. La macchina, è scivolata via, senza poter essere governata.
Ma al netto della ricostruzione fornita dal passeggero, oggi sarà comunque eseguita la perizia irripetibile sul cellulare della ragazza. Per accertare o meno se in quegli istanti la 23enne abbia usato il telefono per mandare o leggere un messaggio, per rispondere o avviare una chiamata.