“Il Triunfu di Santa Rosalia”, a Villa Filippina la storia della Santuzza scritta da Bibi Bianca
È andato in scena ieri sera, 11 luglio, a Villa Filippina “Il triunfu di Santa Rosalia”. L’opera, scritta da Bibi Bianca con un occhio al misticismo medievale, nasce ispirandosi ai canti settecenteschi palermitani tramandati dalla tradizione dei cantori “Orbi”, persone cieche dalla nascita o dall’infanzia.
L’eredità della profonda spiritualità, nata all’interno di un vissuto nobile di discendenza reale, apre così le porte da una parte ai testi giullareschi e alla scuola poetica siciliana creata da Federico II, dall’altra alle laudi di straordinaria forza drammatica: Ciullo d’Alcamo e Iacopone da Todi fari e punti di riferimento. Bibi Bianca rende giustizia e salva al tempo stesso la tradizione, cucendo un fitto dialogo tra originale e poetico storico. Di fatto pratica una riscrittura dei classici temi del trionfo tradizionale a diversi livelli e a diverse “uscite”.
Una riscrittura per contaminazione culturale, bricolage e pastiche, investe naturalmente il tessuto musicale del “Triunfu” mescolando i classici canti degli orbi (brani allegri, sunata a complimento e l’abballu di li Virgini) alla musica medievale. Il “Triunfu” diventa così il trionfo di una identità culturale che attraversa il Basso Medioevo, per tuffarsi nella Palermo del 1600.
I protagonisti
Sul palco con Bibi Bianca (il diavolo) anche Roberto Mannino, Giorgio Barone, Antonella La Licata (Santa Rosalia), Gabriella Gugliotta, Rita Basso, Carlo D’Aubert (Gesù), Valentina Franzone, Giorgio Barone, Mario Polizzi, Rita Basso, Gabriella Gugliotta, Valentina Franzone, i musicisti Katia Raineri, Totus Tuzzolino e Alessandra Micale.
La rassegna “Estate Bianca”
Lo spettacolo si è inserito nella rassegna “Estate Bianca” continua il 21 e il 28 luglio con “Brasilando”. Uno spettacolo allegro e frizzante, che è un viaggio in Brasile, dal Rio Grande sino all’Amazzonia, attraverso la musica brasiliana e il narrare ironico.